
SYLVAIN PATAILLE
BOURGOGNE ROUGE 2022 - SYLVAIN PATAILLE
- abbinamenti Ideale per accompagnare le carni rosse, è da provare insieme al filetto di vitella in crosta di patate.
- alcol 12,5%
- annata 2022
- denominazione Bourgogne AOC
- filosofia Tradizionale
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 9/10
- regione Borgogna (Francia)
- temperatura di servizio 16-18°
- vitigni Pinot Noir 100%
NOTE SENSORIALI:
Intensa la colorazione rubino violaceo scuro del Bourgogne Rouge di Sylvain Pataille. Il corredo aromatico è seducente, definito da fragranze di lamponi maturi, cuoio, foglie di bosco e ciliegie. La consistenza in bocca risulta elegante, morbida e vellutata, sorretta da succosa freschezza e fine trama tannica.
CURIOSITÁ:
Dopo la vendemmia manuale, le uve sono trasferite in cantina dove, in vasche d’acciaio inox e in vetroresina, ha luogo la fermentazione a grappolo intero, condotta dai soli lieviti indigeni con circa 3 settimane di contatto tra il mosto e le bucce. Terminata questa fase del processo di vinificazione, il liquido è posto in barrique, dove sosta per 24 mesi prima dell’imbottigliamento.
Sylvian Pataille conduce con grande passione un domaine che si trova a Marsannay, nella zona più settentrionale delle Côte de Nuits, pochi chilometri a sud di Digione. Si tratta di un vigneron profondamente innamorato del suo lavoro e della sua terra. Dopo aver accumulato un vasto patrimonio di conoscenze, grazie a numerose collaborazioni con cantine della Borgogna, sul finire degli anni ’90 ha deciso di mettersi in proprio con un’idea ben precisa: produrre grandi vini nel modo più naturale possibile. Fin dall’inizio aveva ben chiaro, che per far esprimere i vitigni e il terroir in modo autentico e diretto, era necessario eliminare tutto ciò che si frapponeva tra la pianta e la bottiglia di vino. È nata così l’idea di un ritorno alle origini dell’agricoltura, eliminando tutti i prodotti chimici utilizzati in vigna e gli additivi in cantina.
La ricerca di purezza assoluta, si è tradotta in un approccio al territorio rispettoso dell’ambiente. La sua tenuta si estende su una superficie complessiva di una dozzina di ettari, gestiti applicando i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica, con utilizzo solo di zolfo, rame in bassissime quantità e altri preparati naturali. Le viti hanno così trovato un loro equilibrio all’interno di un ecosistema incontaminato e producono uve di eccellente qualità, oltre che sane e genuine. Per evitare di compattare i suoli, Sylvian ha reintrodotto l’utilizzo del cavallo tra i filari, in modo da mantenere il terreno sempre soffice, vitale e ricco di biodiversità naturale. La vigna è il vero centro di tutto il suo lavoro e i suoi vini rispecchiano perfettamente questo sentimento.
Una volta terminate le vendemmie, le vinificazioni si svolgono in modo semplice, con un minimo intervento enologico e con la massima salvaguardia dell’espressione varietale delle uve e del carattere autentico del terroir di Marsannay. Come da consuetudine della zona, Sylvian coltiva Chardonnay Pinot Noir e Aligoté. La profonda conoscenza dei luoghi e delle differenze pedoclimatiche tra le singole vigne, lo hanno condotto a prediligere vinificazioni parcellari, che si traducono in interessanti etichette, capaci di far apprezzare le peculiarità e le sfumature espressive dei diversi lieu-dit del domaine.
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