Nel comprensorio di Vittoria, in provincia di Ragusa, dall’entusiasmo di tre giovani amici intenzionati a portare una ventata di aria nuova nel territorio nacque nel 1980 la realtà viticola COS. Giambattista Cilia, Giusto Occhipinti e Cirino Strano decisero di chiamare la tenuta con l’unione delle iniziali dei propri cognomi. Inizialmente, i tre ricevettero in affitto dal padre di Giambattista la vecchia cantina di famiglia e l’adiacente vigna, producendo appena 1.470 bottiglie nella loro prima annata. Nel corso degli anni successivi la tenuta si ampliò, contribuendo alla valorizzazione del Cerasuolo di Vittoria, prima e tutt’ora unica DOCG siciliana. Lo stile produttivo della cantina è teso a offrire l’espressione più pura e incontaminata dell’areale, obiettivo perseguito abbracciando la biodinamica e adottando un approccio di vinificazione artigianale. La cantina sicula COS coltiva 40 ettari di vigneti nell’estrema punta sud-orientale dell’isola, dove il clima è caldo e mediterraneo e i suoli sono ricchi di calcare, silice, argilla e tufo. In questo contesto pedoclimatico i vigneti, situati a 250 metri sul livello del mare e circondati da ulivi, mandorli e carrubi, vengono coltivati secondo i dettami della biodinamica. Le varietà allevate comprendono gli autoctoni Frappato, Nero d’Avola, Zibibbo, Grecanico e Inzolia, affiancati da una minore percentuale dei vitigni internazionali Cabernet Sauvignon e Merlot. In cantina, per le fasi di vinificazione e invecchiamento vengono adottate vasche di cemento e botti di rovere, ma anche anfore di terracotta destinate alla linea ‘Pithos’, che prende il nome proprio dalle caratteristiche giare utilizzate nel processo di lavorazione. L’impiego delle anfore permette di ottenere un vino non contaminato dai legni, vera espressione del territorio di origine. La selezione della cantina COS è piuttosto ampia e diversificata, comprendendo rossi, bianchi, intensi Cerasuolo di Vittoria e orange wine, ma anche un passito e uno spumante Metodo Classico Rosé da sole uve Frappato. Si tratta di interpretazioni autentiche e mediterranee dotate di un’impronta artigianale, in grado di riflettere senza filtri il carattere del terroir che ne è alle spalle.