DOM BLISKOWICE
Polonia orientale, distretto di Gmina Annopol, anno 2009: poche talee, ma tanta grinta, che vengono piantate per la prima volta nei suoli delle colline calcaree intorno ai villaggi di Bliskowice e Popów. Dom Bliskowice, ambasciatori d’identità polacca e centro nevralgico delle missioni pionieristiche per dare vita al vino polacco; è un racconto di divertimento, di osservazione delle vinificazioni altrui, di studio dei propri suoli. Studio che ha rivelato il potenziale del suolo polacco, contribuendo notevolmente alla decisione pionieristica: presenza di fossili di ammonite, appezzamenti piccoli e diversificati, il Grande Fiume sottostante che si comporta come un naturale condizionatore d’aria, pendii drenanti. Di Dom Bliskowice ci piace il suo guardare in due direzioni: da un lato per osservare e imparare dai produttori naturali di Francia, Italia e Ungheria, per poi spostare lo sguardo, con fare materno, sulla sua terra, per capire come trasformare i limiti in vantaggi, come trasformare in identità quanto appreso dalla prima osservazione, come raccontare del suo vino polacco. Ci guardano e ci dicono “C’è ancora tanto da fare qui”; sarà sicuramente così, ma intanto le fondamenta sono quelle di una casa sicura.