La tenuta La Scolca® è stata acquistata tra il 1917 ed il 1919 dal bisnonno dell’attuale proprietario Giorgio Soldati, che oggi conduce l’azienda insieme alla figlia Chiara Soldati, quinta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi: mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico. Il nome dell’appezzamento derivava dall’antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta. Il cognome rispecchia in pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.

Al momento dell’acquisto, la proprietà era in parte coperta da boschi, in parte coltivata a grano. Fu un’intuizione ben studiata piantare nel 1900 vigneti di Cortese in un territorio esclusivamente vocato alla coltivazione dei vigneti a bacca rossa: mai, come in questo caso, il nome dell’Azienda risultò profetico. La produzione ben presto divenne una primaria attività tecnica ed imprenditoriale. La Scolca è quindi l’azienda più antica della zona, per la continuità di gestione da parte della medesima famiglia, ma allo stesso tempo è la più moderna.

Giorgio si è dimostrato un validissimo ed estroso innovativo interprete: sua è la creazione di vini e spumanti di successo senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese. Ma il compito più arduo che si è assunto, insieme alla famiglia, è stato quello di mantenere la leadership conquistata dall’azienda negli anni rafforzando ulteriormente l’immagine e la fama della Scolca con volontà tutta piemontese e la filosofia della massima qualità possibile.

L’azienda agricola La Scolca® ha i suoi vigneti nelle più belle posizioni di Rovereto, e il suo Gavi Dei Gavi® rappresenta il vertice del vino che in questa microzona si produce. Ma questo esaltante risultato non deriva esclusivamente dalla fortunata positura delle vigne, ma è frutto anche di pratiche enologiche e viticole particolarmente indovinate, che gli permettono, a parità di materia prima con gli altri vigneti della zona, di avere una marcia in più.