MICHELE CHIARLO

Barbera d’Asti Superiore Nizza DOCG “La Court” 1998 - Michele Chiarlo

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€60
  • abbinamenti Perfetto a tutto pasto, con primi e secondi piatti che prevedono l’utilizzo di ricette elaborate, adatte a esaltarne la struttura. Da urlo con un piatto tradizionale della cucina piemontese, la bagna cauda.
  • alcol 14%
  • annata 1998
  • denominazione Barbera d’Asti DOCG
  • filosofia tradizionale
  • formato 0,75 l
  • giudizio 3k 9/10
  • regione Piemonte (Italia)
  • temperatura di servizio 18-20°
  • vitigni Barbera 100%

NOTE SENSORIALI:

Alla vista si presenta con un bel colore rubino scuro, con qualche leggero riflesso violaceo. Il ventaglio di profumi al naso offre sensazioni che richiamano ciliegie, more e lamponi, alternati a spezie. In bocca è corposo, materico, fresco grazie a un’ottima acidità sostenuta da tannini fini. Chiude con un finale caratterizzato da un retrogusto leggermente amarognolo.

CURIOSITÁ:

Michele Chiarlo ha da sempre un grande attaccamento per la Barbera d’Asti Superiore Nizza, tant’è che “La Court” viene definita dall’azienda stessa come il vino simbolo di tutta la gamma prodotta. Di grande struttura e eleganza, quest’etichetta si pone come una delle espressioni migliori all’interno di tutta la DOCG. Le uve di barbera fermentano per 12 giorni in tini di rovere, ad una temperatura ricompresa fra i 27 ed i 30 gradi; poi vengono fatte affinare prima per un anno in piccole botti di rovere, e poi per altri 15 mesi in vetro. Un vino davvero speciale, ai vertici della critica nazionale e internazionale: assolutamente da provare!
L’azienda Michele Chiarlo fu fondata nel 1956 da Michele Chiarlo a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, producendo la prima annata di Barolo nel 1958. Durante gli anni seguenti la cantina, a conduzione rigorosamente famigliare, si sviluppò notevolmente, grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, aggiudicandosi, nel 1987 e nel 1989, terreni a Cerequio e a Cannubi. Oggi l’azienda si sviluppa su circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine, dando vita a poco più di un milione di bottiglie. La conduzione è affidata ai figli di Michele, Alberto e Stefano: il primo si occupa dello sviluppo commerciale, mentre il secondo è enologo. Nei vigneti si coltivano solo uve autoctone, concentrandosi su nebbiolo, barbera, cortese e moscato; in cantina la filosofia mira a esaltare le caratteristiche che contraddistinguono il vitigno contestualizzato in un determinato terroir, cercando per i vini rossi di utilizzare moderatamente il legno, affinando i vari crus secondo il metodo tradizionale, in botti grandi o tonneaux. Obiettivo fondamentale che viene perseguito dalla Michele Chiarlo è quello della sostenibilità, concetto caro alla famiglia sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali. Un percorso virtuoso, che si rinnova nel tempo: nel 2007 infatti si è iniziato un progetto, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, che mira alla sostenibilità totale della filiera, sino alla tavola dei consumatori. I Chiarlo sono persone dinamiche, attente ai tempi moderni, come testimonia l’ambizioso progetto di hospitality inaugurato con il “Palais Cerequio”, struttura ricettiva ideale per coloro che vogliono concedersi qualche giorno di riposo in un mondo dove è il vino a essere protagonista assoluto. Una ventina di etichette eccellenti in totale, dal Barolo al Barbaresco, dal Gavi alla Barbera: bottiglie che, sorso dopo sorso e vendemmia dopo vendemmia, si confermano nell’olimpo dei migliori vini italiani.

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 129€.

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