MONTEVERTINE

TOSCANA ROSSO IGT "PIAN DEL CIAMPOLO" 2018 - MONTEVERTINE

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€24
  • abbinamenti Toscana Rosso IGT "Pian del Ciampolo" di Montevertine si abbina magnificamente a primi e secondi piatti di terra o a base di carni rosse e maiale.
  • alcol 13%
  • annata 2018
  • denominazione Toscana IGT
  • filosofia tradizionale
  • formato 0,75 l
  • giudizio 3k 9/10
  • regione Toscana (Italia)
  • temperatura di servizio 16-18°
  • vitigni sangiovese 90%, canaiolo 5%, colorino 5%

NOTE SENSORIALI:

Calice color rosso rubino, al naso esprime sentori decisi di piccoli frutti rossi, con un leggero tocco vegetale e di liquirizia. Sorso verticale, energico, intenso, con tannini sferzanti e una trama acida consistente. Già di grande equilibrio e verve impeccabile. Finale pulito, persistente, fine.

CURIOSITÁ:

La terza etichetta creata da Montevertine, Pian del Ciampolo è prodotto con prevalenza di uve sangiovese (o "sangioveto" come viene chiamato in zona), con una piccola percentuale di canaiolo e colorino, tutte uve provenienti da una vigna sita nel cuore del Chianti Classico, nel comune di Radda in Chianti, piantata nel 2003, con una superficie di un ettaro e mezzo ed esposizione ad ovest e nord-ovest. Fermenta in vasche di cemento e viene affinato in botti di rovere di Slavonia per circa 12 mesi. Un piccolo grande toscano.

Montevertine è una località abitata fin dall’XI° secolo. Sono ancora visibili le tracce della costruzione originale, indubbiamente a carattere difensivo, trasformata successivamente in abitazione rurale. Montevertine è stata acquistata nel 1967 da Sergio Manetti, allora industriale siderurgico, come casa di vacanza. Egli restaurò la casa rendendola abitabile e subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l’idea di produrre un po’ di vino per i suoi amici e clienti. La prima annata prodotta, il 1971, era discreta e Sergio Manetti pensò di mandarne alcune bottiglie al Vinitaly di Verona tramite la Camera di Commercio di Siena.

Fu un grande successo e la cosa entusiasmò Sergio al punto che dopo pochi anni abbandonò definitivamente l’attività industriale per dedicarsi unicamente al vino, supportato dalla consulenza di Giulio Gambelli e con il supporto di Bruno Bini, il fidato cantiniere. Furono messe a dimora nuove vigne, realizzate nuove cantine, con una crescita aziendale che non si è mai fermata. Sergio Manetti è scomparso nel novembre del 2000, da quel giorno la fattoria è diretta dal figlio Martino Manetti che mantiene intatti i valori della tradizione che da sempre sono la bandiera di Montevertine.

Il Sangiovese costituisce circa il 90% del totale delle viti piantate. Il restante 10% è costituito da Colorino e Canaiolo. La densità di impianto è di 5000 viti per ettaro nei vigneti piantati a partire dal 1997 e di 3200 viti per ettaro in quelli precedenti.
Le viti sono allevate col sistema Guyot nelle vigne più vecchie e a Cordone speronato nei nuovi impianti. Dall’annata 2009 hanno intrapreso una conduzione totalmente biologica dei vigneti. I filari vengono mantenuti inerbiti e viene usato compost prodotto in azienda per la concimazione.
La difesa della vite è affidata all’ uso di rame e zolfo in polvere. Nella storia dell'azienda non sono mai state piantate varietà di uva alternative alle tradizionali Sangiovese, Canaiolo e Colorino. La  concezione è produrre un vino che rispecchi in pieno l’identità della loro terra.

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 129€.

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