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abbinamenti Primi piatti con sughi di carne, arrosti, selvaggina e formaggi stagionati.
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alcol 15%
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annata 2016
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denominazione Valpolicella DOC
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filosofia Tradizionale
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formato 0,75l
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giudizio 3k 9/10
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regione Veneto (Italia)
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temperatura di servizio 18/20°
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vitigni Corvina 55%, Rondinella 40%, Molinara 5%
NOTE SENSORIALI:
Il Ripasso Valpolicella Classico Superiore targato Monte dei Ragni si annuncia alla vista con un colore rosso rubino, dotato di una particolare concentrazione. Stratificato il naso, dove le note di frutti di bosco ben mature si arricchiscono di sensazioni speziate, acquisite durante il lento periodo di maturazione del vino in legno. All’assaggio è di ottimo corpo, vigoroso, con un sorso di grande avvolgenza grazie a una trama tannica puntuale; il sapore che si avverte vira verso il sapido.
CURIOSITÀ:
Il Valpolicella Ripasso Classico Superiore di Monte dei Ragni è un vino rosso veneto che nasce da una piccolissima produzione artigianale, specchio della ricchezza enologica apportata da tutti quei contadini che, anche con poche migliaia di bottiglie, riescono a dare vita a una gamma di qualità. Territorio, passione e natura si uniscono in un’etichetta in cui profumi e sapori raccontano una complessità ordinata, dove regna l’armonia fra ciascuna componente organolettica. Da assaporare a piccoli sorsi, per capire il valore del lavoro svolto dalla cantina. Il Valpolicella Classico Superiore Ripasso firmato Monte dei Ragni nasce da un taglio fra Corvina, Rondinella e Molinara. Queste tre varietà crescono in località Marenga, nel comune di Fumane, a un’altezza sul livello del mare compresa fra i 220 e i 430 metri di altitudine, all’interno di un terroir ricco di scheletro e di calcare. I grappoli, una volta raccolti, vengono fatti appassire in plateaux all’aria aperta per 25-30 giorni, per poi venire pigiati con gentilezza. Il mosto così ottenuto fermenta in botti di rovere spontaneamente grazie alla presenza di lieviti indigeni, e la rifermentazione avviene sulle vinacce dell’Amarone. Il vino rimane ad affinare per 30 mesi in tonneau di rovere, sino a quando non è pronto per venire imbottigliato.
Prende il nome dalla collina ove è ubicata, in conseguenza al fatto che sul catasto storico redatto durante la dominazione austriaca venne così nominata. Tra i principali artefici dell’azienda vi fù Ragno Santo il quale, già all’inizio del 1900 seppe intuire l’importanza dell’ uva per questa terra indirizzando sempre più l’ azienda in questa coltivazione. In continua evoluzione, nella prima metà dello stesso secolo si ampliò con terreni in località Mazzurega, poco più a nord, subito piantati a viti, ciliegi e ulivi e di quelle migliorie vi è traccia ancora oggi.
Una vecchia stradina fra due muri di sasso porta all’azienda, in località Marega, storica contrada datata 1450. Nata come guarnigione della vicina Villa della Torre è poi diventata azienda agricola, restando tale fino ai giorni nostri.
La coltivazione della vite e la trasformazione in vino, dando in questa fascia pedecollinare il meglio di sé, ha qui origini antichissime.
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