RADIKON

VENEZIA GIULIA IGT BIANCO "SLATNIK" 2019 - RADIKON

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€30
  • alcol 13,5%
  • annata 2019
  • denominazione Venezia Giulia Igt
  • filosofia Triple A
  • formato 0,75 l
  • giudizio 3k 9/10
  • regione Friuli Venezia Giulia (Italia)
  • temperatura di servizio 18-20°
  • vitigni Chardonnay 80%, Friulano 20%

NOTE SENSORIALI:

Il vino Slatnik si presenta nel calice con colore oro carico, virante verso l'arancione. Naso da subito ricco e variegato, e insospettabilmente gentile, squaderna in successione note burrose, di scorza d'agrume e cioccolato bianco con un corredo floreale in sottofondo che rinfresca l'olfazione. All'assaggio il liquido rivela la sua opulente materia, dove la grassezza dello Chardonnay è perfettamente bilanciata dall'apporto di freschezza portato in dote dal Friulano, e tratteggiando quindi un sorso èsintesi di misura e proporzione. Un nettare goloso, perfetto per avvicinarsi alla filosofia produttiva della cantina e che racconta molto. Storie di vite, storie di vita.

CURIOSITÁ:

Lo Slatnik di Radikon è un orange winericco e suadente, che fa parte della linea prodotta da Sasa Radikon, figlio del leggendario Stanko. Sasa è un ragazzo con le idee chiare, che ha deciso di proseguire il progetto di suo padre, attenendosi ad un approccio tradizionale ma rielaborandolo secondo i suoi principi. E l'intelligenza di Sasa sta proprio in questo, nel dare continuità ad una cantina storica nel mondo dei vini artigianali, facendo però emergere la propria personalità. In questa sottile striscia che fa da spartiacque tra Italia e Slovenia, Sasa ha deciso di interpretare i vitigni locali con lo stesso amore del padre ma conmacerazioni più brevi. Lo Slatnik è un esempio di vino in cui si fondono artigianalità e classe, cosa non da poco! In definitiva, una grande bevuta. Il bianco Slatnik proviene da un uvaggio di Chardonnay e Friulano, coltivati nell'areale di Oslavia. In vigna l'approccio è da sempre quello di bandire qualsiasi sostanza chimica, in modo da ottenere un uva sana e vitale. La raccolta delle uve avviene in modo rigorosamente manuale, e dopo la diraspapigiatura il mosto viene fatto fermentare tramite il solo intervento dei lieviti indigeni in tini di rovere tronconici, gli stessi nei quali verrà fatto macerare sulle bucce per circa due settimane. L'affinamento avvienein botti di rovere da 25-35 hl ed ha durata di circa 18 mesi. Due mesi di riposo in vetro precedono la messa in commercio.

L’azienda nasce nel lontano 1948 e vanta oggi sulle colline impervie di Oslavia nel Collio 12 ettari vitati strepitosamente eretti su declivi difficili da lavorare per le loro pendenze.

Nel 1995 Stanislao decise di non seguire la moda dell’acciaio che guidava il mondo enoico di allora per vini bianchi d’annata, li rendeva tremendamente rigidi, uniformi e di poca personalità. Ricordiamo che il territorio è perfetto per la coltivazione delle uve, basse rese in vigna con pochi grappoli rigorosamente selezionati hanno convinto Radikon nel tornare all’utilizzo del legno per le lunghe fermentazioni. Si convinse che la chimica in vigna omologava troppo e ci vide giusto.

Oggi i suoi vini sono tremendamente unici, naturali e frutto di lunghe macerazioni dei vini bianchi, conosciuti anche con il termine “orange wines”. Poche regole in vigna ed in cantina, fermentazioni spontanee e nessuna aggiunta di anidride solforosa. Un vero artigiano, poeta ed innovatore. I suoi vini come Oslavje Radikon o Jakot Radikon sono olfattivamente pieni, si esprimono con sentori di mandorla e frutta candita disidratata. Sono frutto di lunghi affinamenti in legno, qui parliamo di ben 42 mesi in botti di rovere e 18 mesi in bottiglia. 

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 129€.

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