MONTEVERTINE

LONDON DRY GIN "MONTEVERTINE" ASTUCCIO - MONTEVERTINE

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€79 €95
  • abbinamenti Perfetto per un Gin Tonic di classe o per cocktail iconici come il Negroni o il Martini Dry, ma capace di brillare anche liscio o con una semplice scorza d’arancia.
  • alcol 42%
  • denominazione Gin
  • filosofia Tradizionale
  • formato 0,70 L
  • giudizio 3k 10/10
  • regione Toscana (Italia)
  • temperatura di servizio 8-10°

NOTE SENSORIALI:

Al naso si apre con note nette di ginepro e limone candito, seguite da sfumature balsamiche, floreali e leggermente speziate. In bocca è cristallino e armonioso, con una struttura tesa e vibrante che evolve verso un finale lungo e secco, attraversato da eleganti ritorni di erbe mediterranee e pepe bianco.

CURIOSITÀ:

Il London Dry Gin Montevertine nasce nel cuore del Chianti, in quella stessa tenuta di Radda che ha reso celebre il nome Montevertine nel mondo del vino. Un progetto raro e raffinato, concepito come un’estensione naturale della filosofia aziendale: artigianalità, eleganza e profondo legame con il territorio. Distillato in piccolissimi lotti, questo gin interpreta lo spirito toscano con un’anima classica di London Dry, ma impreziosita da botaniche locali selezionate con cura: ginepro toscano, scorze di agrumi, lavanda, timo, rosmarino e petali di rosa, che donano un profilo aromatico complesso e inconfondibile.
La distillazione lenta, in alambicchi tradizionali, permette di preservare la purezza delle essenze e l’equilibrio tra freschezza e profondità.

Montevertine è una località abitata fin dall’XI° secolo. Sono ancora visibili le tracce della costruzione originale, indubbiamente a carattere difensivo, trasformata successivamente in abitazione rurale. Montevertine è stata acquistata nel 1967 da Sergio Manetti, allora industriale siderurgico, come casa di vacanza. Egli restaurò la casa rendendola abitabile e subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l’idea di produrre un po’ di vino per i suoi amici e clienti. La prima annata prodotta, il 1971, era discreta e Sergio Manetti pensò di mandarne alcune bottiglie al Vinitaly di Verona tramite la Camera di Commercio di Siena.

Fu un grande successo e la cosa entusiasmò Sergio al punto che dopo pochi anni abbandonò definitivamente l’attività industriale per dedicarsi unicamente al vino, supportato dalla consulenza di Giulio Gambelli e con il supporto di Bruno Bini, il fidato cantiniere. Furono messe a dimora nuove vigne, realizzate nuove cantine, con una crescita aziendale che non si è mai fermata. Sergio Manetti è scomparso nel novembre del 2000, da quel giorno la fattoria è diretta dal figlio Martino Manetti che mantiene intatti i valori della tradizione che da sempre sono la bandiera di Montevertine.

Il Sangiovese costituisce circa il 90% del totale delle viti piantate. Il restante 10% è costituito da Colorino e Canaiolo. La densità di impianto è di 5000 viti per ettaro nei vigneti piantati a partire dal 1997 e di 3200 viti per ettaro in quelli precedenti.
Le viti sono allevate col sistema Guyot nelle vigne più vecchie e a Cordone speronato nei nuovi impianti. Dall’annata 2009 hanno intrapreso una conduzione totalmente biologica dei vigneti. I filari vengono mantenuti inerbiti e viene usato compost prodotto in azienda per la concimazione.
La difesa della vite è affidata all’ uso di rame e zolfo in polvere. Nella storia dell'azienda non sono mai state piantate varietà di uva alternative alle tradizionali Sangiovese, Canaiolo e Colorino. La  concezione è produrre un vino che rispecchi in pieno l’identità della loro terra.

 

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 99€.

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