Il Castello di Perno, domina l’omonimo borgo, dal 1932 frazione di Monforte d’Alba. Fu costruito in epoca medievale, dalla famiglia Falletti, come fortilizio difensivo e successivamente trasformato, tra il XVII e il XVIII secolo, in dimora residenziale.

Alla fine degli anni settanta del secolo scorso il Castello fu acquistato dalla casa editrice Giulio Einaudi che ne fece la propria sede secondaria, gemella di quella di Via Biancamano a Torino, e residenza di lavoro per i propri scrittori (tra i quali Primo Levi, cui è stata dedicata la piazzetta sotto le mura a Perno).

Da dieci anni il Castello è proprietà del Prof. Gregorio Gitti, ordinario di diritto civile dell’Università di Milano e avvocato, sempre nel capoluogo lombardo. Il progetto della famiglia Gitti fin dall’inizio è stato duplice: recuperare il Castello di Perno alla sua storia, sia a quella più recente di casa per la cultura sia a quella più antica della coltivazione della vite e della vinificazione delle uve di proprietà.

È nata così l’azienda agricola Castello di Perno, vocata alla produzione di vini di estrema eleganza e finezza, con l’obiettivo di interpretare uno stile di ricerca qualitativa “neoclassica”.

Quest’anno, con l’annata 2016, è stato lanciato per la prima volta sul mercato il rinomato cru Barolo Castelletto, che ha presto riscosso successo di critica e consenso degli wine lovers.