La Fattoria di Felsina, attorniata da viali di cipressi, è un luogo storico e importante della viticoltura toscana. Tutto cominciò nel 1966, quando Domenico Poggiali, imprenditore ravennate, acquistò la tenuta investendo tutto sulla qualità del vino e sul lavoro di molti giovani promettenti: un atto estremamente coraggioso in quel momento, vista la difficile situazione della viticoltura italiana di quegli anni.

La storia della fattoria di Fèlsina è una storia di alti ideali, di legame con la tradizione e di determinazione. Grazie alla collaborazione di Giuseppe Mazzolin, professore di latino e greco, e alla sua ampia cultura umanistica, all'amicizia con Luigi Veronelli e al lavoro dell'enologo Franco Bernabei, Fèlsina contribuì in maniera rilevante ad accrescere la cultura del vino in Italia e all'estero, raggiungendo importanti riconoscimenti internazionali. Oggi è guidata da Giovanni Poggiali, figlio di Domenico, impegnato, insieme alla figlia Caterina, a proseguire e ad accrescere l'eredità del fondatore

I vini della fattoria Felsina sono il dono di un territorio molto vocato, considerato come "terra di confine". Stiamo parlando di Castelnuovo Berardenga, uno dei comuni più meridionali del Chianti Classico: solo la metà del suo territorio rientra infatti nella denominazione. Qui finisce il Chianti e inizia la campagna senese, con le sue famosissime e selvagge Crete. Appartenenti al Chianti Classico, oppure compresi nel territorio dei Colli Senesi, i vini rossi di Felsina sono i frutti di una storia importantissima dell'enocultura italiana, frutti che non smettono, ancora oggi, di stupire e di farci sognare.