CHATEAU CALON SEGUR
SAINT-ESTEPHE GRAND CRU CLASSE "CALON SEGUR" 2009 - CHATEAU CALON SEGUR
€199
€300
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abbinamenti Ottimo con le seconde portate del menu di terra a base di carne. Da provare con il cosciotto di capretto al forno.
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alcol 13,5%
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annata 2009
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denominazione Saint Estephe Grand Cru Classé
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filosofia Tradizionale
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formato 0,75 l
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giudizio 3k 10/10
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regione Piemonte (Italia)
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temperatura di servizio 16-18°
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vitigni Cabernet sauvignon 53%, merlot 38%, cabernet franc 7%, petit verdot 2%
NOTE SENSORIALI:
Rosso rubino intenso con bagliori violacei. Lampone, amarena, ribes e frutti di bosco si uniscono a sentori speziati e di caramello, arrivando a creare un bouquet olfattivo piacevole e complesso. Profondo e intenso all’assaggio, dimostra di avere una meravigliosa struttura tannica che promette di sostenerlo per molti anni ancora.CURIOSITÁ:
Immagine speculare del terroir da cui nasce, il Saint-Estèphe Rouge Grand Cru Classé dello Château Calon Ségur è raro, autentico e originale. Dopo la fermentazione viene affinato in botti di rovere. Rivela avere una favolosa morbidezza e una fantastica intensità organolettica, esprimendo con il suo equilibrio tutta la magia di Château Calon.Il marchese Ségur, nel corso della storia, è riuscito a costruire una leggenda assoluta attorno a Calon, che è probabilmente una delle tenute più antiche del Médoc.
Gli storici fanno risalire le origini di Calon all’epoca gallo-romana, mentre sembra che la viticoltura risalga al XII secolo.
L’azienda è stata gestita con sobrietà ed eleganza, dal 1894 al 2012, dalla famiglia Gasqueton, e attualmente appartiene alla società Suravenir, filiale del gruppo bancario Crédit Mutuel Arkéa. I 55 ettari vitati di proprietà sono adiacenti al villaggio di Saint-Estèphe e completamente circondati da un alto muro di pietra. Potendo contare su suoli e terroir dalle caratteristiche esclusive, è il cabernet sauvignon che, come minimo, in ogni annata arriva a coprire almeno i ¾ del blend, salendo al 90% nel caso di stagioni particolarmente favorevoli. Poco altro è necessario aggiungere: la mano dell’uomo, comunque fondamentale, serve solo a preservare morbidezza, freschezza e naturalezza degli aromi e del carattere dei vini.
Tra i filari ogni accorgimento agronomico è oculato e attento, adottato nel segno del massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, cosicché di vendemmia in vendemmia, quelle che si arrivano a raccogliere sono sempre puntualmente uve sane e schiette, ricche e concentrate in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina la filosofia perseguita non è molto distante da quella applicata nel vigneto, per cui ogni passaggio produttivo, dalla fermentazione all’invecchiamento, dall’imbottigliamento all’affinamento, è condotto rispettando i massimi livelli qualitativi possibili, cercando sempre di esaltare e valorizzare nei vini tutto quanto la stagione e il territorio sono stati capaci di esprimere nelle uve.
È in questa maniera che prendono vita etichette di assoluto livello, un tempo certamente dal carattere determinato e convinto, a tratti anche “rustico”, mentre oggi contraddistinte da uno stile più fresco, più morbido e più maturo. Vini, in ogni caso, che ci ricordano quanta eccellenza enologica si nasconda tra le terre di Bordeaux.
Gli storici fanno risalire le origini di Calon all’epoca gallo-romana, mentre sembra che la viticoltura risalga al XII secolo.
L’azienda è stata gestita con sobrietà ed eleganza, dal 1894 al 2012, dalla famiglia Gasqueton, e attualmente appartiene alla società Suravenir, filiale del gruppo bancario Crédit Mutuel Arkéa. I 55 ettari vitati di proprietà sono adiacenti al villaggio di Saint-Estèphe e completamente circondati da un alto muro di pietra. Potendo contare su suoli e terroir dalle caratteristiche esclusive, è il cabernet sauvignon che, come minimo, in ogni annata arriva a coprire almeno i ¾ del blend, salendo al 90% nel caso di stagioni particolarmente favorevoli. Poco altro è necessario aggiungere: la mano dell’uomo, comunque fondamentale, serve solo a preservare morbidezza, freschezza e naturalezza degli aromi e del carattere dei vini.
Tra i filari ogni accorgimento agronomico è oculato e attento, adottato nel segno del massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, cosicché di vendemmia in vendemmia, quelle che si arrivano a raccogliere sono sempre puntualmente uve sane e schiette, ricche e concentrate in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina la filosofia perseguita non è molto distante da quella applicata nel vigneto, per cui ogni passaggio produttivo, dalla fermentazione all’invecchiamento, dall’imbottigliamento all’affinamento, è condotto rispettando i massimi livelli qualitativi possibili, cercando sempre di esaltare e valorizzare nei vini tutto quanto la stagione e il territorio sono stati capaci di esprimere nelle uve.
È in questa maniera che prendono vita etichette di assoluto livello, un tempo certamente dal carattere determinato e convinto, a tratti anche “rustico”, mentre oggi contraddistinte da uno stile più fresco, più morbido e più maturo. Vini, in ogni caso, che ci ricordano quanta eccellenza enologica si nasconda tra le terre di Bordeaux.
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