Giorgio Anselmet sembra nato per fare il vigneron: spensierato e dotato di un entusiasmo contagioso, guida quest’importante realtà con passione e coraggio. Non gli mancano nemmeno formazione ed esperienza, conseguite all’Institut Agricole e alla Crotta de Vigneron, ma nei suoi vini si riesce a cogliere soprattutto una grandissima abilità manuale ed il giusto senso della misura: sempre equilibrati e raffinatissimi, mai sopra le righe. In azienda lo affiancano anche il padre Renato, che ha fondato l’azienda negli anni Settanta, il figlio Henry e la moglie Bruna Cavagnet.

I vigneti di Anselmet si compongono di sette ettari divisi in trentacinque parcelle, di cui una buona fetta sulla collina di Torrette, tra i 780 e i 830 metri di quota: una zona arida, caratterizzata da una forte presenza del sole e da notevoli sbalzi climatici. Su questi terreni colpiscono in particolare i ceppi a fusto bassissimo, a non più di 50 centimetri dal suolo, pensati così proprio per sfruttare al meglio il calore della terra.

Oltre ad una cura maniacale dei suoi vigneti, Giorgio è abilissimo anche in cantina, dove dimostra grandissime doti nell’uso del legno, che mai risulta invasivo nei suoi vini, ma, al contrario, li esalta alla perfezione. Qui in questa cantina nascono vini unici, fiera espressione di un territorio estremo, ma sempre disposto a regalarci grandi vini.