CORMONS
Proprio qui, a Cormòns nel 1983 nacque un’idea rivoluzionaria. Un pacifismo enoico che spinse gli allora soci delle Cantine Produttori di Cormòns a mettere nero su bianco un’idea visionaria e affascinante.
Il “manifesto” su cui hanno vergato la loro idea è ancora lì, nel grande salone di degustazione della cantina sociale. Colpisce l’età di quei soci, quasi tutti anziani che avevano vissuto anche sulla pelle le ferite di due guerre mondiali e che vollero mettere a loro modo fine alle divisioni d’Europa in un’epoca in cui c’era ancora il muro di Berlino.
Non esisteva un progetto tanto grande come idea e simbolo. Un sogno mai realizzato prima e reso possibile dall’unione di quegli illuminati vignaioli friulani guidati da Adriano Drius e dal Maestro di Cantina Luigi Soini.
Il “manifesto” su cui hanno vergato la loro idea è ancora lì, nel grande salone di degustazione della cantina sociale. Colpisce l’età di quei soci, quasi tutti anziani che avevano vissuto anche sulla pelle le ferite di due guerre mondiali e che vollero mettere a loro modo fine alle divisioni d’Europa in un’epoca in cui c’era ancora il muro di Berlino.
Non esisteva un progetto tanto grande come idea e simbolo. Un sogno mai realizzato prima e reso possibile dall’unione di quegli illuminati vignaioli friulani guidati da Adriano Drius e dal Maestro di Cantina Luigi Soini.