Una famiglia di vignérons appassionati, a raccontarci un angolo bellissimo d’Alsazia. Il lavoro di François Barmès, iniziato nel 1985 è oggi portato avanti dalla moglie Geneviève e dai fi gli Sophie e Maxime. La prematura scomparsa del padre ha responsabilizzato il figlio, allora ventunenne verso una continuità di idee e concetti che toccano la biodinamica e la viticoltura naturale. Sono sedici gli ettari di vigna lavorati, tutti molto bene posizionati nei pressi di Wettolsheim. In cantina Maxime ha ridotto drasticamente l’utilizzo dei legni nuovi sui rossi e ha sperimentato alcuni delicati passaggi sui bianchi, intesi come tocchi di stile. Per il resto, massima espressione dei vitigni classici d’Alsazia, letti sempre come cartina di tornasole del millesimo.