Ci sono mari e monti, leggerezza e densità e una storia così lunga che ha visto stratificare i sapori delle varie culture in un continuum originale e irripetibile. Di strada o straordinariamente colti questi sapori convivono ancora oggi in armoniosa familiarità, e se da un lato si riscoprono antiche memorie, dall’altro emergono audaci sperimentazioni. Ma in realtà questo non è nuovo in Sicilia, perché da sempre la coesistenza di vecchio e nuovo ha dato spazio a nuove visioni. Arance, mandarini, limoni, pomodori, fichi d’India e uva, mandorle e pistacchi, i capperi, ma anche la ricotta, il pecorino o il caciocavallo ragusano per poi passare al tonno, i frutti di mare, le sardine e i crostacei. Non dimentichiamo cioccolato, miele e tutto il variegato mondo dei dolci. Infine la Sicilia oggi è un importante produttore di vino. Nerello mascalese, Frappato, Catarratto, Inzolia, Perricone così come Marsala, Zibibbo e Malvasia. Un’eccezionale ricchezza di varietà che si racconta non più solo con le storiche cantine ma anche con piccoli produttori sempre più attenti al rispetto del territorio, alle condizioni che regolano i processi produttivi e alle caratteristiche intrinseche di ogni lembo di questa terra. Lo scenario è veramente vasto e tutti questi prodotti rappresentano l’autentica anima di una splendida e feconda terra ed oggi vengono declinati in così tante combinazioni che l’esaltazione dei sensi è quasi naturale. E proprio in questo scenario si muove Favole siciliane che recuperando l’essenza di alcuni ingredienti ne promuove l’eccellenza attraverso la selezione da piccoli produttori. Contestualmente vino e spumante, marmellate ed olio diventano personali produzioni, con tirature limitate e ad alto valore.