“Storia di un giovane récoltant manipulant”: così potrebbe iniziare la biografia di Francis Orban, che nel 2007, dopo aver concluso gli studi come enologo, decide di mettersi in proprio producendo Champagne secondo il suo personalissimo stile. Non certo un neofita o un improvvisato Francis, nossignore, perché può vantare nobili natali nel mondo della viticoltura in Champagne. Il ritratto di famiglia vede infatti nel bisnonno Léopold Orban un pioniere della spumantizzazione nel villaggio di Leuvrigny, a cui hanno fatto seguito le successive generazioni, sino al coraggioso Francis, che ha sparigliato le carte, cominciando a produrre Champagne col suo stile.
I vigneti di proprietà si snodano su un totale di 7,5 ettari di terreni vitati, posti tutti nel comune di Leuvrigny, sulla riva destra della Marna. Il Villaggio di Leuvrigny è fortemente caratterizzato da un’esposizione a sud ideale, unita a un terreno argilloso-calcareo eccezionale e a un microclima perfetto, particolarmente adatto alla coltivazione del pinot meunier, vitigno emblema della coltivazione di Francis Orban - a cui si aggiunge una piccola coltivazione di Chardonnay -. Il Pinot Noir è un vitigno che proprio qui riesce a esprimere al meglio le proprie componenti fruttate, rotonde e affascinanti.
Tra i filari l’unico obiettivo consiste nel portare uve sane e cariche di profumi in vendemmia, mentre in cantina le vinificazioni si svolgono per lo più in fusti da 300 litri e in barrique provenienti dalla Borgogna.
La produzione annuale è di circa 60.000 bottiglie, di cui l’80% vendute in Francia e il restante 20% commercializzato all’estero. Tra le diverse etichette realizzate ricordiamo il Brut Réserve, il Brut Prestige e il Rosé, mentre un discorso a parte lo meritano il “Millésime” e la “Cuvée Orban”, bollicine che rimangono sui lieviti per ben 72 mesi e che vengono prodotte solamente quando le condizioni dell’annata meritano di essere ricordate in due bottiglie di altissima qualità.