Pacina è un antico monastero risalente al 900 d.C. situato a Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, sulla linea di confine tra Chianti Classico e Chianti Colli Senesi. Circondata da vigneti, boschi, campi a seminativo e oliveti, Pacina prima ancora di essere un’azienda agricola, è un luogo abitato dai suoi custodi Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa.

Pacina è il frutto della fusione di due storie. La prima è una storia geologica-biologica che ci fa risalire alle origini del luogo, a oltre cinque milioni di anni fa, quando questa terra è emersa grazie all’accumulo di sedimenti marini che ancora oggi ne caratterizzano i terreni e segnano in modo distintivo i vini che ne nascono. La seconda è invece una storia di famiglia, che ci riporta al trisnonno di Giovanna, Edoardo Pulselli, che acquistò il podere tra le due guerre.

A Pacina le lavorazioni naturali hanno da sempre rappresentato la normalità: dal campo, dove la conduzione biologica ammette il solo uso di rame e zolfo, alla cantina, un vero e proprio monumento storico interrato in tre livelli, dove tutte le fermentazioni sono spontanee e il vino non subisce alcun intervento se non la cura maniacale di Stefano, che a costo di un grande investimento di tempo, imbottiglia vini che rispecchiano al massimo l’identità di Pacina.

Oggi ad affiancare Giovanna e Stefano ci sono i figli, Maria e Carlo, e Roberto, il compagno di Maria, che portano avanti progetti agricoli che contribuiscono a fare di Pacina un luogo di vita, di gioia e di biodiversità.