PETRA
È vicino all’antico borgo di Suvereto in Toscana, nella provincia di Livorno e su quelle colline ferrose della Val di Cornia che guardano verso il Tirreno, che la famiglia Moretti ha deciso di investire in una nuova ed emozionante avventura nel mondo del vino.
Così nasce l'Azienda Agricola Petra, tra l'antico fascino di Greci ed Etruschi, la bellezza del paesaggio toscano e la consapevolezza delle altissime potenzialità del territorio.
Dalla Franciacorta alla Maremma per una cantina moderna, bella e funzionale, capace di interpretare il territorio in una chiave di grande contemporaneità. Un percorso che inizia con un attento studio del terrioir al fine di comprenderne le sfumature più diverse per valorizzarle ed esprimerle al meglio, proponendo vino toscano di altissima qualità e personalità.
I vigneti sorgono su zone e superfici diverse, che è possibile dividere in 3 tipologie di suolo a seconda dell'origine e della posizione. Si trovano così nella zona sommatale terreni pietrosi, calcarei, poveri e siccitosi, a cui seguono suoli ricchi di manganese e metalli, sottoposti a fenomeni alluvionali ed erosivi, e la parte più bassa, con terreni ricchi di limo.
La cantina Petra, guidata oggi da Vittorio Moretti e la figlia Francesca, si distingue per i suoi vini unici ed irripetibili, espressioni non solo del terroir ma anche della viticoltura storica di queste zone e soprattutto della passione e delle emozioni dei proprietari.
I vini Petra sono prodotti tra architettura, natura e poesia, in una cantina appositamente disegnata e creata da Mario Botta, importante architetto svizzero di stampo moderno, che infonde spiccata personalità a funzionalità e al contempo un ideale di stretto legame con la terra.
Oggi la cantina Petra propone bottiglie uniche per equilibrio ed eleganza, meravigliosa sintesi tra solarità, finezza e potenza gustativa, come il Petra ""Colle al Fico"", vino rosso toscano ottenuto da syrah in purezza, o il Petra ""Hebo"", cavallo di battaglia dell'azienda, a base di sangiovese, cabernet sauvignon e merlot. O ancora il Petra ""Quercegobbe"" e ""La Balena"", bianco nato dall'incontro di viogner (varietà originaria della Valle del Rodano) e barrique.
Così nasce l'Azienda Agricola Petra, tra l'antico fascino di Greci ed Etruschi, la bellezza del paesaggio toscano e la consapevolezza delle altissime potenzialità del territorio.
Dalla Franciacorta alla Maremma per una cantina moderna, bella e funzionale, capace di interpretare il territorio in una chiave di grande contemporaneità. Un percorso che inizia con un attento studio del terrioir al fine di comprenderne le sfumature più diverse per valorizzarle ed esprimerle al meglio, proponendo vino toscano di altissima qualità e personalità.
I vigneti sorgono su zone e superfici diverse, che è possibile dividere in 3 tipologie di suolo a seconda dell'origine e della posizione. Si trovano così nella zona sommatale terreni pietrosi, calcarei, poveri e siccitosi, a cui seguono suoli ricchi di manganese e metalli, sottoposti a fenomeni alluvionali ed erosivi, e la parte più bassa, con terreni ricchi di limo.
La cantina Petra, guidata oggi da Vittorio Moretti e la figlia Francesca, si distingue per i suoi vini unici ed irripetibili, espressioni non solo del terroir ma anche della viticoltura storica di queste zone e soprattutto della passione e delle emozioni dei proprietari.
I vini Petra sono prodotti tra architettura, natura e poesia, in una cantina appositamente disegnata e creata da Mario Botta, importante architetto svizzero di stampo moderno, che infonde spiccata personalità a funzionalità e al contempo un ideale di stretto legame con la terra.
Oggi la cantina Petra propone bottiglie uniche per equilibrio ed eleganza, meravigliosa sintesi tra solarità, finezza e potenza gustativa, come il Petra ""Colle al Fico"", vino rosso toscano ottenuto da syrah in purezza, o il Petra ""Hebo"", cavallo di battaglia dell'azienda, a base di sangiovese, cabernet sauvignon e merlot. O ancora il Petra ""Quercegobbe"" e ""La Balena"", bianco nato dall'incontro di viogner (varietà originaria della Valle del Rodano) e barrique.