SARNIN-BERRUX
Jean Pascal Sarnin, dopo una carriera di successo nel mondo della finanza, decide di lasciare Parigi e trasferirsi vicino alla famiglia a Saint-Romain, paese borgognone di 250 abitanti nel dipartimento della Côte d’Or. Jean Marie Berrux inizia invece la sua carriera nel mondo del vino già nel 1999, accumulando esperienze sia in vigna che in cantina presso alcuni vigneron della zona.
Nasce così nel 2007, dalla loro amicizia, la Maison Sarnin-Berrux, situata a Monthélie nella Côte de Beaune, con il progetto di acquistare uve biologiche dai viticoltori delle due Cotes e vinificarle in modo naturale, per produrre vini capaci di esprimere le diversità dei vari cru della Borgogna.
Così il concetto nella trasformazione delle uve è il massimo rispetto dell’integrità del frutto (vendemmia manuale in piccole casse forate e immediata pressatura pneumatica dolce e lenta per i bianchi; macerazione a freddo pre-fermentativa dei grappoli interi in tini di legno per i rossi); mentre nell’affinamento sono il tempo, il contatto con le fecce fini, l’impiego di pièces vecchie, l’assenza di travasi (solo uno pre-imbottigliamento effettuato per gravità) a connotare un modo di lavorare non invasivo (banditi tutti gli additivi enologici salvo una ridottissima dose di solforosa prima della messa in bottiglia) che dà vini vivi, freschi e digeribili rappresentativi dei diversi terroir scelti.