Giorgio Soldati si è dimostrato un validissimo ed estroso innovativo interprete: sua è la creazione di vini e spumanti che hanno allargato la gamma dei prodotti targati La Scolca senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese.

La Scolca ha continuato a puntare sul Gavi anche quand’era un bianco controcorrente perché in esso erano esaltate le caratteristiche della tipicità del vitigno autoctono. E così, grappolo dopo grappolo, si è ottenuto un GAVI che giunge sulla nostra tavola ancora fresco e fruttato, affinando i suoi eccezionali pregi e regalandoci un vino “emozione” che ci offre una sensazione gustativa complessa ed unica nel suo genere. L’anidride carbonica, oltre che in vigneto durante le fasi di raccolta, viene utilizzata fin dalle prime operazioni di vinificazione e mantiene al riparo dall’ossigeno “iper-riduzione” il mosto sino all’inizio della fermentazione.

E’ caratteristica generale e tradizionale dei vini di La Scolca rimanere “sur lie”, fino all’imbottigliamento, anche dieci anni, come nel caso del “D’Antan”. Questa procedura riduce fortemente la necessità di uso di anidride solforosa, ottenendo un vino fresco, naturale e molto bevibile. Ottenuto il mosto, in fase di vinificazione, la fermentazione avviene in vasche d’acciaio termo controllate. Successivamente, il vino diventa limpido per decantazione naturale.