TAPPERO MERLO
Ed è così che ho applicato in chiave moderna le tecniche agronomiche che erano adottate dai vignaioli canavesani nel passato, ponendo particolare attenzione alla struttura organica dei suoli, praticando il sovescio mirato (con leguminose, graminacee, asteracee) per migliorare la fertilità dei terreni molto acidi. I trattamenti sono a basso impatto ambientale, con prodotti alternativi a base di edera, equiseto, yucca, propoli, un ridotto impiego di rame, zolfo in polvere e latte vaccino. Si favorisce lo sviluppo della flora spontanea e della fauna tipica del luogo per favorire il naturale equilibrio tra le specie. I vigneti sono abitati da lombrichi, maggiolini, api, scarabei, ognuno dei quali contribuisce all’equilibrio del vigneto. Il concime organico viene autoprodotto con la tecnica del compostaggio in cumulo. Anche la produzione delle barbatelle è controllata direttamente. Le marze sono selezionate dai migliori ceppi dei vigneti e fatte innestare da un vivaista di fiducia. L’attività in vigna è così una continua ricerca, riscoperta e rielaborazione di tecniche del passato recuperando quanto di valido si praticava storicamente in loco."