THOMAS LABAILLE
Jean-Paul Labaille continua con tenacia a condurre il lavoro di suo suocero Claude Thomas, uno dei grandi interpreti del Sancerre insieme a Cotat e Vatan (i cosiddetti “trois Rois Mages”). Jean-Paul è un autodidatta: non è nato viticoltore, ma con umiltà ha imparato presto e quando è arrivato il momento ha sostituito Claude.
Il parco vitato è tra i più importanti di Chavignol, con vigne in posizioni di grande prestigio, e viti vecchie. Negli ultimi anni è stato concluso un ingente rinnovamento della cantina. Se è vero che i nuovi locali non hanno il fascino di quelli vecchi, allo stesso tempo bisogna dire che ordine e pulizia hanno influito molto sulla qualità del prodotto finale. Allo stesso tempo sono state dismesse le vecchie botti, ma le lavorazioni e il percorso produttivo sono rimasti invariati sia in vigna, sia in cantina, dove troviamo vasche di cemento e acciaio, e botti di legno non nuove, affinché non marchino troppo il vino.
Tre sono le cuvée di casa: L’Autentique che rappresenta al meglio le caratteristiche del vitigno sauvignon, Les Monts Damnès, più minerale, fa risaltare in tutto il loro splendore le caratteristiche del terroir, mentre La Fleur de Galifard, che nasce sulla Grand Côte da vigne molto vecchie, di oltre settanta anni, è vendemmiato molto tardi, per un vino più strutturato e maturo.
Il parco vitato è tra i più importanti di Chavignol, con vigne in posizioni di grande prestigio, e viti vecchie. Negli ultimi anni è stato concluso un ingente rinnovamento della cantina. Se è vero che i nuovi locali non hanno il fascino di quelli vecchi, allo stesso tempo bisogna dire che ordine e pulizia hanno influito molto sulla qualità del prodotto finale. Allo stesso tempo sono state dismesse le vecchie botti, ma le lavorazioni e il percorso produttivo sono rimasti invariati sia in vigna, sia in cantina, dove troviamo vasche di cemento e acciaio, e botti di legno non nuove, affinché non marchino troppo il vino.
Tre sono le cuvée di casa: L’Autentique che rappresenta al meglio le caratteristiche del vitigno sauvignon, Les Monts Damnès, più minerale, fa risaltare in tutto il loro splendore le caratteristiche del terroir, mentre La Fleur de Galifard, che nasce sulla Grand Côte da vigne molto vecchie, di oltre settanta anni, è vendemmiato molto tardi, per un vino più strutturato e maturo.