- abbinamenti È da abbinare a cacciagione, selvaggina e carni rosse. Ottimo con l’anatra al pepe verde.
- alcol 13,5%
- annata 2021
- denominazione Alto Adige DOC
- filosofia Tradizionale
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 9/10
- regione Trentino Alto Adige (Italia)
- temperatura di servizio 16-18°
- vitigni Pinot nero 100%
NOTE SENSORIALI:
Rosso rubino. È complesso e seducente all’olfatto, con aromi fruttati di ciliegia e frutti di bosco maturi, e sentori terziari speziati di cuoio e pepe. Dal calice al palato sale l’entusiasmo: i tannini sono morbidi e avvolgenti, non è presente nessuna spigolatura e la bocca rimane elegante e fine.
CURIOSITÁ:
“Il Pinot Nero o lo ami o lo odi”. È questa una convinzione di Franz Haas, che spiega come il pinot nero sia un vitigno difficile da domare: “produrre Pinot Nero è un po’ come addolcire e rendere elegante e domo un cavallo selvaggio, e non sempre ci si riesce”. In effetti lo “Schweizer” non viene prodotto tutti gli anni, ma solamente quando la qualità delle uve è eccelsa e impeccabile. “E comunque - continua a spiegare Franz Haas - il Pinot Nero non sarà mai un vino per tutti, ma solamente per coloro che vivono di intense emozioni”. Se anche voi siete tra questi, non lasciatevelo sfuggire. L'Alto Adige Pinot Nero DOC “Schweizer” 2020 di Franz Haas matura dai 12 ai 15 mesi in barriques e affina un anno in vetro. Armonioso ed elegante.
L’azienda a conduzione familiare Franz Haas nasce nel 1880. I vigneti si estendono su 50 ettari nei comuni di Montagna, Egna e Aldino, situati tra i 240 e i 1150 metri, godono di microclima e terroir estremamente variegati, terreni composti di sabbia porfidica, argilla e numerosi strati di calcare. L’identità familiare viene tramandata lungo le generazioni anche con il nome Franz Haas rimasto immutato fino ad oggi e che ogni padre ha passato in eredità al figlio. Franz Haas si collega con forza immediata e indissolubile al vitigno più ostico, sensibile ma al tempo stesso più appagante, elegante e suadente, il Pinot Nero. Lo Schweizer, la storica selezione, composta solo da Pinot Nero, non sempre esce sul mercato se non è all’altezza delle sue origini. Può capitare quindi che nelle annate più difficili la fatica, l’impegno e l’attenzione non bastino nella ricerca della perfezione. La prima etichetta scelta da Franz e disegnata dall’artista Riccardo Schweizer, fa emergere alla memoria in un vivo ricordo il Pinot Nero Schweizer dell’annata ’87 uscito nel ’90, il colore nero ed oro rimasto a sigillo inconfondibile delle bottiglie aziendali. Nel 2000 a 850 metri sono stati piantati vigneti di Pinot, Nero, Grigio e Bianco e Riesling. La scelta è risultata vincente per la buona escursione termica, e le 4 ore di sole in più al giorno. Qui si riescono a produrre vini longevi, profumati e con spiccata e piacevole acidità. Franz Haas esprime il meglio del Moscato Giallo e Moscato Rosa, pluripremiati da molti anni. La costante ricerca della qualità si evince anche dalla innovativa chiusura della bottiglia – il tappo a vite. Scelta sicuramente non facile, né economica, ma per garantire al cliente la possibilità di un vino non alterato dal sughero, conservabile più a lungo – perché sì, il vino affina ed invecchia anche con il tappo a vite – grazie ad una minore permeabilità di questa tipologia, considerando anche il fatto che questo tappo si può “adattare e modificare” anche in base al vino. Ricerca, scelte coraggiose, storia di una solida famiglia altoatesina, meticolosità, passione hanno la consistenza della realtà più viva nei vini di Franz Haas.
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