MICHELE CHIARLO

BARBARESCO DOCG "ASILI" 2016 MAGNUM astuccio - MICHELE CHIARLO

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€115
  • abbinamenti Un grande vino, che si sposa ottimamente con selvaggina, carni rosse e formaggi mediamente stagionati.
  • alcol 14%
  • annata 2016
  • denominazione Barbaresco DOCG
  • filosofia tradizionale
  • formato 1,5 l
  • giudizio 3k 8/10
  • regione Piemonte (Italia)
  • temperatura di servizio 16-18°
  • vitigni Nebbiolo 100%

NOTE SENSORIALI:

Alla vista si presenta con un colore rosso rubino profondo, con riflessi granati. Lo spettro olfattivo si organizza attorno a note di ciliegie, more, liquirizia, menta, catrame e tabacco. In bocca è elegante e opulento al contempo, grazie ad un tannino fitto ma levigato e ad un’ottima acidità. Chiude con un finale molto lungo.

CURIOSITÁ:

Un’etichetta mito, che cattura l’occhio di tutti gli appassionati e dei collezionisti sparsi in giro per il mondo: quando si parla di Cannubi le presentazioni sono quasi inutili. Si tratta del più antico cru classificato in Italia, e del terroir migliore per la produzione di Barolo DOCG. Questa bottiglia targata Michele Chiarlo è a dir poco eccezionale come testimoniano gli alti riconoscimenti internazionali ottenuti: robusto e opulento, non stona mai, garantendo sempre una grande eleganza e finezza al palato. Prodotto a partire da uve nebbiolo provenienti dal centro della collina di Cannubi, fermenta in tini di rovere per 15 giorni, a temperatura ricompresa tra i 27 e i 30 gradi; poi matura in botti di rovere per due anni, e in vetro per ulteriori 15-16 mesi. Un enfant prodige che già ora regala emozioni incredibili, ma che in futuro stupirà ancor di più per complessità e profondità. Il vino con la “v” maiuscola.
L’azienda Michele Chiarlo fu fondata nel 1956 da Michele Chiarlo a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, producendo la prima annata di Barolo nel 1958. Durante gli anni seguenti la cantina, a conduzione rigorosamente famigliare, si sviluppò notevolmente, grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, aggiudicandosi, nel 1987 e nel 1989, terreni a Cerequio e a Cannubi. Oggi l’azienda si sviluppa su circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine, dando vita a poco più di un milione di bottiglie. La conduzione è affidata ai figli di Michele, Alberto e Stefano: il primo si occupa dello sviluppo commerciale, mentre il secondo è enologo. Nei vigneti si coltivano solo uve autoctone, concentrandosi su nebbiolo, barbera, cortese e moscato; in cantina la filosofia mira a esaltare le caratteristiche che contraddistinguono il vitigno contestualizzato in un determinato terroir, cercando per i vini rossi di utilizzare moderatamente il legno, affinando i vari crus secondo il metodo tradizionale, in botti grandi o tonneaux. Obiettivo fondamentale che viene perseguito dalla Michele Chiarlo è quello della sostenibilità, concetto caro alla famiglia sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali. Un percorso virtuoso, che si rinnova nel tempo: nel 2007 infatti si è iniziato un progetto, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, che mira alla sostenibilità totale della filiera, sino alla tavola dei consumatori. I Chiarlo sono persone dinamiche, attente ai tempi moderni, come testimonia l’ambizioso progetto di hospitality inaugurato con il “Palais Cerequio”, struttura ricettiva ideale per coloro che vogliono concedersi qualche giorno di riposo in un mondo dove è il vino a essere protagonista assoluto. Una ventina di etichette eccellenti in totale, dal Barolo al Barbaresco, dal Gavi alla Barbera: bottiglie che, sorso dopo sorso e vendemmia dopo vendemmia, si confermano nell’olimpo dei migliori vini italiani.

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 129€.

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