NADA FIORENZO

BARBARESCO DOCG "ROMBONE" 2019 - NADA FIORENZO

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€68
  • abbinamenti Ottimo con la cacciagione, è ideale per accompagnare il cinghiale alle olive.
  • alcol 14,5%
  • annata 2019
  • denominazione Barbaresco DOCG
  • filosofia Tradizionale
  • formato 0,75 L
  • giudizio 3k 9/10
  • regione Piemonte (Italia)
  • temperatura di servizio 16-18°
  • vitigni Nebbiolo 100%

NOTE SENSORIALI:

Rosso granato il colore, denso e consistente alla vista. Il naso è elegante e articolato, ricco di sentori che richiamano dapprima la ciliegia matura, la prugna e i frutti di bosco, per poi virare su note terziarie di humus, cacao, caffè tostato. L’assaggio è complesso come l’olfatto, sorretto da una trama tannica ancora ben presente ma allo stesso tempo perfettamente integrata, lungo nella persistenza e balsamico nella chiusura.

CURIOSITÁ:

Il “Rombone”, Barbaresco di Fiorenzo Nada, non ha bisogno certo di presentazioni, tant’è la fama che si è conquistato nel corso delle stagioni, a suon di annate strepitose che si sono succedute in una continua e costante escalation. Invecchiato per un anno in barrique e per un anno in botte grande, si completa con sei mesi di riposo in bottiglia. È un Barbaresco portabandiera della denominazione, da inserire senza esitazioni tra quelle che sono le più belle espressioni di Nebbiolo del Piemonte. È un Barbaresco favoloso.

Penultimo di sette figli, è alla fine degli anni ’50 che Fiorenzo Nada eredita un piccolo appezzamento vitato, situato nelle terre piemontesi al confine con Alba, in provincia di Cuneo, nel comune di Treiso per la precisione. Provenendo da una famiglia che aveva sempre prodotto vino da vendere sfuso ai consumatori locali, Fiorenzo prosegue la tradizione, scegliendo però di vinificare solamente per il fabbisogno della famiglia stessa e degli amici, e vendendo invece le restanti uve ai commercianti del posto. Nei primi anni ’80, poi, il cambio di rotta, grazie soprattutto al figlio dello stesso Fiorenzo, Bruno Nada, che dopo aver fatto propri alcuni concetti della moderna vitivinicoltura del tempo - quali terroir, basse rese per ettaro, ecc… - propone al padre di iniziare a imbottigliare il vino per venderlo sotto proprio nome. Non furono momenti facili, ma con il tempo, grazie anche a quella magnifica realtà del “Rombone” che nel corso degli anni si è dimostra, le soddisfazioni non sono tardate ad arrivare. Nel 1987, per esempio, fu lo stesso patron di Slow Food, Carlo Petrini, a recensire per la prima volta una bottiglia della cantina Nada, e presto quella piccola realtà vitivinicola di famiglia si è trasformata in una storia bellissima. Oggi, come racconta lo stesso Bruno Nada: “vengono a trovarmi persone da tutto il mondo: turisti, critici, clienti. Mio padre, la mia famiglia e io li accogliamo come si fa con un amico, con semplicità e con la compagnia di una bottiglia di vino”. Contando su una superficie vitata che al momento copre circa sette ettari, l’azienda vede i suoi appezzamenti compresi nella denominazione del Barbaresco, a un’altitudine media di circa 250 metri sul livello del mare e coltiva uve di nebbiolo, barbera e dolcetto, allevate nel pieno rispetto di ambiente, natura ed ecosistema. Grappoli eccezionali arrivano in cantina, dove tradizioni millenarie si incontrano con le più moderne conoscenze, per dare origine a risultati straordinari, come il “Seifile” o i Barbaresco “Rombone” e “Manzola”, vini semplicemente meravigliosi.

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 129€.

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