Il Manna, vino molto singolare che Franz ha dedicato con la sua prima uscita nel 1995 a Maria Luisa, è una cuvée di Riesling, Chardonnay, una parte di Gewürztraminer ed una piccola percentuale di Sauvignon Bianco; con l’annata 2013 è stata aggiunta una parte di Kerner diminuendo le percentuali di Riesling e Gewürztraminer. I vigneti dei cinque vitigni si trovano ad un’altitudine compresa tra 350 e 800 metri. I terreni, molto differenti tra di loro, sono di origine dolomitica, porfirica, sabbiosa e marnosa e sono esposti verso sud-ovest.
- abbinamenti Si adatta a diversi piatti, in modo particolare con la cucina giapponese, quindi sushi e sashimi.
- alcol 13%
- annata 2023
- denominazione Vigneti delle Dolomiti IGT
- filosofia Tradizionale
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 9/10
- regione Trentino Alto Adige (Italia)
- temperatura di servizio 10-12°
- vitigni Chardonnay, Sauvignon bianco, Riesling, Kerner, Gewürztraminer
NOTE SENSORIALI:
In gioventù il vino presenta note giallo-dorate, mentre dopo qualche anno di maturazione compaiono toni dorati intensi. Grazie alle sue particolari caratteristiche il Manna seduce con un bouquet complesso e stratificato che riporta a note di sambuco, pistacchi e petali di rose. Colpisce per la sua complessità e concentrazione combinate ad una eleganza morbida e ad una struttura minerale.
CURIOSITÁ:
L’azienda a conduzione familiare Franz Haas nasce nel 1880. I vigneti si estendono su 50 ettari nei comuni di Montagna, Egna e Aldino, situati tra i 240 e i 1150 metri, godono di microclima e terroir estremamente variegati, terreni composti di sabbia porfidica, argilla e numerosi strati di calcare. L’identità familiare viene tramandata lungo le generazioni anche con il nome Franz Haas rimasto immutato fino ad oggi e che ogni padre ha passato in eredità al figlio. Franz Haas si collega con forza immediata e indissolubile al vitigno più ostico, sensibile ma al tempo stesso più appagante, elegante e suadente, il Pinot Nero. Lo Schweizer, la storica selezione, composta solo da Pinot Nero, non sempre esce sul mercato se non è all’altezza delle sue origini. Può capitare quindi che nelle annate più difficili la fatica, l’impegno e l’attenzione non bastino nella ricerca della perfezione. La prima etichetta scelta da Franz e disegnata dall’artista Riccardo Schweizer, fa emergere alla memoria in un vivo ricordo il Pinot Nero Schweizer dell’annata ’87 uscito nel ’90, il colore nero ed oro rimasto a sigillo inconfondibile delle bottiglie aziendali. Nel 2000 a 850 metri sono stati piantati vigneti di Pinot, Nero, Grigio e Bianco e Riesling. La scelta è risultata vincente per la buona escursione termica, e le 4 ore di sole in più al giorno. Qui si riescono a produrre vini longevi, profumati e con spiccata e piacevole acidità. Franz Haas esprime il meglio del Moscato Giallo e Moscato Rosa, pluripremiati da molti anni. La costante ricerca della qualità si evince anche dalla innovativa chiusura della bottiglia – il tappo a vite. Scelta sicuramente non facile, né economica, ma per garantire al cliente la possibilità di un vino non alterato dal sughero, conservabile più a lungo – perché sì, il vino affina ed invecchia anche con il tappo a vite – grazie ad una minore permeabilità di questa tipologia, considerando anche il fatto che questo tappo si può “adattare e modificare” anche in base al vino. Ricerca, scelte coraggiose, storia di una solida famiglia altoatesina, meticolosità, passione hanno la consistenza della realtà più viva nei vini di Franz Haas.
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