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abbinamenti Un vino perfetto da abbinare a piatti importanti a base di tartufo o brasati,selvaggina e formaggi stagionati
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alcol 14,5%
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annata 2018
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denominazione Barolo DOCG
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filosofia Vegana
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formato 0,75 l
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giudizio 3k 10/10
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regione Piemonte (Italia)
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temperatura di servizio 16-18°
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vitigni Nebbiolo 100%
NOTE SENSORIALI:
Intenso colore rosso granato. Al naso, inizialmente austero, richiama complesse note floreali che si aprono nel bicchiere con il passare dei minuti, spiccano sentori di frutta rossa, gesso e pepe bianco. Al palato è fine con sensazioni di frutti rossi maturi. Il tannino teso e compatto rende il vino molto classico. Acidità vibrante e verticale. Estremamente elegante e raffinato.
CURIOSITÁ:
Uve provenienti dal vigneto singolo Ravera che si trova nel comune di Novello, con circa 4500 piante per ettaro di 28 anni di età media. La parte più vecchia fu piantata nel 1935. Ravera di Novello è una favolosa collina con esposizione sud-ovest, con terreno calcareo-argilloso ed una superficie di 3 ettari circa. A seguito della pressatura soffice, la fermentazione dura circa 4/5 settimane in vasca di acciaio a contatto con le bucce. Questo tempo comprende macerazione pre e post fermentativa con l’uso dell’antico metodo del cappello sommerso. Lenta malolattica in botte, fino alla primavera inoltrata. Il vino quindi rimane più di un anno sulle fecce della malolattica senza travasi.
Agli inizi del '900, il figlio Mario iniziò a vendere i Barolo che avevano cominciato a produrre, focalizzando l'azienda di famiglia esclusivamente sull'attività vitivinicola.
A partire dagli anni '60, è la figlia Lucia, assieme al marito enologo Alfredo Currado, a portare avanti il lavoro della cantina Vietti, concentrandosi sempre più su una produzione di qualità elevata, e posizionando l’azienda tra le migliori delle Langhe, iniziando sin da allora a esportare i propri prodotti su importanti mercati stranieri come quello tedesco, svizzero e americano. Alfredo peraltro fu il primo a vinificare separatamente i singoli vigneti, in un'epoca come quella degli anni '60 in cui il Barolo non era concepito come un vino da singoli ""cru"", bensì nasceva dalla vinificazione di tutte le vigne assieme. L'altra grande visione pionieristica di Alfredo è stata quella di valorizzare l'arneis, vitigno autoctono a lungo dimenticato dai produttori della zona: la cantina ha iniziato a vinificarlo in purezza, e così hanno fatto altri produttori in seguito, portando oggi l'arneis a essere l'uva a bacca bianca più importante del territorio.
Nel 1970 Luciana e Alfredo, grandi appassionati d’arte, grazie all’amicizia con alcuni artisti, iniziano a cambiare il volto delle loro etichette. Dal 2000, col ritiro dall’attività dei genitori, Mario Cordero e Luca Currado acquisiscono l’intera proprietà aziendale continuando l’attività produttiva sempre nel più grande rispetto della tradizione ma con mentalità aperta ed evolutiva, nella ricerca della massima qualità e piacere del vino. Dai 35 ettari vitati di proprietà sono prodotti il Dolcetto e la Barbera “TreVigne”, l’Arneis e il Moscato d’Asti Cascinetta, i “cru” Rocche, Brunate, Lazzarito, Ravera e Riserva Villero nel Barolo, Masseria nel Barbaresco, Scarrone e Vigna Vecchia nel Barbera d’Alba, e, dal 1996, La Crena nel Barbera d’Asti.
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