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abbinamenti E' un protagonista che ama scegliesi la compagnia visto che è la sua apertura che genera l'occasione e non viceversa. Ama accompagnarsi con cacciagione e manzo in lunga cottura ma provatelo anche con un carrè di agnello in crosta di erbe aromatiche. Non teme nessun abbinamento importante ne in termini di decisione dei sapori che di complessità. L'abbinamento chiave però è, su tutto, con convitati sensibili alla bellezza pronti a farsi affascinare e a perdersi nelle sue mille sfumature.
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alcol 14%
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annata 2016
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denominazione Saint-Estèphe AOC
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filosofia Tradizionale
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formato 0,75 L
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giudizio 3k 10/10
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regione Bordeaux (Francia)
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temperatura di servizio 16-18°
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vitigni Cabernet sauvignon 48%, Merlot 47%, Cabernet franc 3%, Petit verdot 2%
NOTE SENSORIALI:
Rosso rubino carico con riflessi violacei. Tanta frutta matura al naso, con ribes nero, ciliegia scura, prugne e mirtilli, seguiti da sfumature speziate e da richiami alla grafite e ai funghi freschi. L’assaggio rivela tannini moderati e ben integrati nella trama, il finale è fresco e persistente.
CURIOSITÁ:
Come da tradizione, viene lasciato maturare seguendo un preciso programma di invecchiamento, per cui una parte del vino, circa il 40%, riposa in barrique di rovere nuove, un altro 40% in barrique di primo passaggio, e infine un 20% in barrique di rovere di secondo passaggio. In totale matura per 18 mesi. Ha grandi potenzialità e riesce ad armonizzare perfettamente tutte le sue componenti.
Potendo godere di eccellenti esposizioni, di un microclima favoloso e di terroir unici, i vigneti di proprietà, principalmente impiantati a merlot e cabernet sauvignon, cui si aggiunge una piccola percentuale di petit verdot e cabernet franc, regalano uve schiette e qualitativamente eccezionali, da cui si ricavano vini armoniosi, ricchi e predisposti per un lungo invecchiamento. Tra i filari, su terreni caratterizzati da ghiaia, calcare e argilla, le viti, che raggiungono una densità di oltre 6mila ceppi per ettaro e hanno un’età media di circa 25 anni, sono allevate nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura ed ecosistema. In cantina, tutte le fasi produttive sono svolte rispettando l’obiettivo principale, volto a esaltare ciò che la stagione e il territorio sono arrivati a esprimere nel frutto. La vinificazione avviene in vasche tradizionali di grandi dimensioni, mentre l’invecchiamento è eseguito in barili di rovere francese, per il 40% nuovi e per il restante 60% di secondo o terzo passaggio.
Appartenente dal 1995 alla stessa famiglia proprietaria della maison di Champagne Louis Roederer, oggi Château de Pez esprime probabilmente il suo massimo splendore, e soprattutto regala etichette che, oltre a godere da anni di una reputazione tra le più prestigiose del Medoc, raggiungono livelli qualitativi a tratti inarrivabili.
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