LE ORIGINI DEL VINO

Anticamente il vino aveva una funzione diversa da quella attuale ed era un elemento considerato fondamentale. Esso veniva infatti diluito con acqua, miele e altre spezie per dar vita a diversi tipi di bevande. Difficilmente il vino veniva consumato senza l’aggiunta di altri elementi perchè le tecniche utilizzate durante la vinificazione e la conservazione prevedevano spesso la bollitura e di conseguenza era necessario “allungarlo” con altri aromi per renderlo meno alcolico e dal gusto piú gradevole. 

Il vino degli antichi romani, ad esempio, era una sorta di sciroppo molto dolce e ad alto tasso alcolemico che veniva conservato nelle giare. 

I popoli celtici invece, producevano vini leggeri e piú dissetanti che già all’epoca venivano conservati in botti di legno.

Con l’avvento del Cristianesimo peró il vino assume una funzione principalmente sacrale e di conseguenza il suo regolare consumo inizia ad essere considerato indice di dubbia moralità. Fortunatamente, la disciplina enologica viene affinata nei secoli successivi dai monaci benedettini e cistercensi con intuizioni tuttora valide soprattutto per ció che riguarda la conservazione come  ad esempio l’utilizzo dei tappi in sughero o delle bottiglie di vetro.

Successivamente, con il progredire di questa evoluzione, l’enologia si conferma non solo come disciplina ma diviene anche un fortissimo punto d’interesse e unione tra turismo e gastronomia. 

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