TAPPERO MERLO

VINO BIANCO "ACINI PERDUTI" 2024 - TAPPERO MERLO

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€19,90 €24
  • abbinamenti Ottimo in abbinamento ai secondi di pesce, si sposa bene con i crostacei.
  • alcol 12,5%
  • annata 2024
  • denominazione Vino Bianco
  • filosofia Tradizionale
  • formato 0,75 L
  • giudizio 3k 8/10
  • regione Piemonte (Italia)
  • temperatura di servizio 10-12°
  • vitigni Erbaluce 30%, Malvasia Moscata 70%

NOTE SENSORIALI:

Vino bianco del Canavese dal colore giallo verdolino con riflessi paglierini. Al naso intenso ed avvolgente con una delicata nota aromatica, su cui sono evidenti i sentori di salvia, erba limonaria, erbe spontanee, a seguire note fruttate di agrumi, pere, mele, floreali di acacia e ginestra con un finale leggerissimamente speziato e minerale. In bocca si evidenzia una buona freschezza e altrettanta sapidità, armonicamente alternate e in grande equilibrio. Un vino di moderata struttura e di buona persistenza. Il vino bianco Acini Perduti va servito ad una temperatura di 10/12° C per mantenere integro il suo spettro olfattivo e un’ideale esaltazione degli aromi.

CURIOSITÀ:

Un vino bianco piemontese che narra una lunga storia, quasi un reperto archeologico che ci riporta ai fasti della corte dei Savoia di fine 1500 e alla successiva emigrazione del 1800 dei piemontesi in California dove giunse al loro seguito. Un sorso di intrigante passato. Fermentazione su lieviti indigeni in tonneau da 500 litri. L’affinamento continua sulle fecce fini sempre in tonneau per circa 12 mesi con battonage settimanali. Al termine della maturazione passa ad una chiarifica e una filtrazione non invasive nel massimo rispetto dell’integrità del vino. Segue poi ancora un affinamento in bottiglia 4/6 mesi prima di essere messo in commercio.


"Ho sempre creduto che se una persona opera nel rispetto dell’ambiente che lo circonda, integrandosi con esso, senza compromettere quegli equilibri e quelle relazioni che in natura spontaneamente esistono, non necessiti di alcuna certificazione che attesti la bontà del suo operato. La lealtà al territorio è quindi fondamentale per ottenere risultati che siano testimonianza di autenticità e tipicità. Proteggere e conservare ciò che per generazioni si è tramandato in una comunità, in un luogo, diventa l’atto più “estremo” e “rivoluzionario” che oggi si possa compiere.

Ed è così che ho applicato in chiave moderna le tecniche agronomiche che erano adottate dai vignaioli canavesani nel passato, ponendo particolare attenzione alla struttura organica dei suoli, praticando il sovescio mirato (con leguminose, graminacee, asteracee) per migliorare la fertilità dei terreni molto acidi. I trattamenti sono a basso impatto ambientale, con prodotti alternativi a base di edera, equiseto, yucca, propoli, un ridotto impiego di rame, zolfo in polvere e latte vaccino. Si favorisce lo sviluppo della flora spontanea e della fauna tipica del luogo per favorire il naturale equilibrio tra le specie. I vigneti sono abitati da lombrichi, maggiolini, api, scarabei, ognuno dei quali contribuisce all’equilibrio del vigneto. Il concime organico viene autoprodotto con la tecnica del compostaggio in cumulo.  Anche la produzione delle barbatelle è controllata direttamente. Le marze sono selezionate dai migliori ceppi dei vigneti e fatte innestare da un vivaista di fiducia. L’attività in vigna è così una continua ricerca, riscoperta e rielaborazione di tecniche del passato recuperando quanto di valido si praticava storicamente in loco."

 

I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 99€.

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