HILBERG PASQUERO
NEBBIOLO D'ALBA DOC SUPERIORE "VAL MARTIN" 2020 - HILBERG PASQUERO
- abbinamenti Questo vino, ricco e complesso, si presta sia all’invecchiamento sia ad essere apprezzato giovane, ideale in abbinamento a piatti di carne rossa, brasati e formaggi stagionati.
- alcol 14,5%
- annata 2020
- denominazione Nebbiolo d'Alba Doc Superiore
- filosofia Bioergodinamica
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 10/10
- regione Piemonte (Italia)
- temperatura di servizio 16-18°
- vitigni Nebbiolo 100%
NOTE SENSORIALI:
Al calice si presenta con un colore rosso rubino intenso e riflessi granati. Al naso si apre con sentori di frutta rossa matura, come ciliegia e prugna, accompagnati da delicate note speziate di pepe nero e un lieve accenno di tabacco. In bocca mostra una struttura solida, tannini morbidi e un finale lungo e persistente. Il Val Martin rappresenta così un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, raccontando con passione l’autenticità del Roero.
CURIOSITÁ:
Il Val Martin di Hilberg Pasquero è un Nebbiolo d'Alba DOCG Riserva che esprime pienamente l’eleganza e la personalità del territorio del Roero. Proveniente da una selezione di uve raccolte in una singola parcella a Priocca, su suoli ricchi di argilla blu, marna, gesso e sabbia, questo vino si distingue per la sua struttura raffinata e la finezza unica. La filosofia produttiva segue un approccio bioergodinamico, che combina i principi dell’agricoltura biodinamica con una profonda conoscenza agronomica, rispettando i ritmi naturali del vigneto e la biodiversità. In cantina le fermentazioni avvengono in modo spontaneo, senza lieviti selezionati o aggiunta di solfiti, per mantenere intatta la purezza del frutto. L’affinamento avviene in botti di legno per almeno due anni, conferendo al vino complessità e longevità.
Hilberg Pasquero è una piccola realtà artigianale nel cuore del Roero, a Priocca, dove il vino nasce dal rispetto assoluto per la natura e per i tempi della terra. La storia della cantina affonda le radici nei primi del ’900, ma oggi sono Annette Hilberg e Michele Pasquero a portare avanti un progetto che unisce tradizione e visione sostenibile. Gli 8 ettari di vigneti, coltivati secondo principi biologici, biodinamici e bioergodinamici, sono un ecosistema vivo: suoli ricchi di marne, sabbie e argille, coperture vegetali spontanee, leguminose, api e insetti utili contribuiscono a mantenere l’equilibrio naturale. Qui trovano espressione i grandi vitigni autoctoni piemontesi – Nebbiolo, Barbera, Arneis e Brachetto – che diventano vini autentici e identitari. In cantina, la filosofia è di assoluta purezza: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, nessuna filtrazione né chiarifica, solforosa al minimo indispensabile. Gli affinamenti sono lenti, rispettosi, in acciaio o in legno, per dare tempo al vino di trovare il proprio equilibrio senza forzature. Ogni bottiglia racconta il carattere del Roero e la personalità di chi lo coltiva: vini essenziali, sinceri, capaci di trasmettere energia e armonia. Una produzione limitata che riflette una scelta di vita, non solo uno stile produttivo.
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