Carismatico e vulcanico, Elio Altare è oramai considerato un punto di riferimento vinicolo delle Langhe. Le origini della cantina, che Elio guida con energia e passione, risalgono al 1948, quando nonno Giuseppe si trasferì da Dogliani a La Morra comprando pochi ettari di vigneto; ma l’anno fondamentale per la storia della cantina è il 1976, quando Elio, tornato da un viaggio compiuto in Borgogna per imparare le tecniche più innovative di coltivazione e produzione del vino, rivoluziona completamente la filosofia produttivia della cantina famigliare, sostituendo le vecchie botti con barrique e selezionando le vigne: fu allora che il padre lo diseredò, costringendolo a ricomprarsi, nel 1985, la cantina e i vigneti.

La fama e il prestigio di cui gode oggi Elio Altare e l’eccellenza dei suoi vini mostrano come il tempo gli abbia dato ragione. Come 40 anni fa Elio, assistito dalla moglie e dalla figlia, supervisiona con scrupolo e attenzione i lavori in vigna e in cantina. La sua viticoltura è pulita e non fa uso di sostanze chimiche sintetiche, fertilizzanti o pesticidi. Fedele a criteri di semplicità e naturalezza, non opera filtrazioni e chiarificazione durante la fase produttiva, per non intaccare la struttura e la qualità del vino. Nel 2005, dalla collaborazione con Tonino Bonanni, è nato anche il progetto di Campogrande: una bella realtà vinicola in Liguria, nel territorio collinare delle Cinque Terre.

I vini di Elio Altare sono frutto delle splendide caratteristiche del terroir ma anche di un'esausta sperimentazione. Eleganti, equilibratissimi e impeccabili, i vini di Elio Altare incarnano lo spirito moderno e internazionale delle Langhe: un patrimonio che non si finisce mai di scoprire, ma, soprattutto, di bere.