Fattoria San Lorenzo conta circa 30 ettari di vigneti, radicati su terreni di matrice calcarea-argillosa distanti appena 30 chilometri dal Mar Adriatico. Accanto al Verdicchio, varietà-simbolo dei Castelli di Jesi cui sono dedicate la maggior parte delle vigne della tenuta, trovano posto i vitigni a bacca nera Montepulciano, Sangiovese, Lacrima e Syrah. Le piante, circondate da oche e conigli, utili per contenere le erbe tra i filari, sono coltivate manualmente seguendo i dettami dell’agricoltura biologica e della biodinamica. L’enologia di Natalino è rigorosamente minimalista, basata su fermentazioni spontanee, esclusione di operazioni invasive come le stabilizzazioni e le chiarificazioni e rifiuto di qualsiasi coadiuvante o additivo enologico, fatta eccezione per la solforosa che viene impiegata in dosi minime quando il vino lo richiede. Inoltre, per le vinificazioni e gli invecchiamenti si impiegano soltanto vasche di cemento, vasche di acciaio e vecchie botti di legno, in modo da non interferire con l’espressione del vino apportando i caratteristici aromi dei legni nuovi. Per i rossi le macerazioni sono piuttosto prolungate mentre l’affinamento dei bianchi prevede lunghe soste sui lieviti e imbottigliamenti senza filtrazione. I vini di Fattoria San Lorenzo ricalcano l’originale filosofia produttiva di Natalino Crognaletti, una filosofia artigianale contro ogni tendenza commerciale, in grado di dare vita a espressioni ricche di personalità. In particolare, i Verdicchio trasmettono una dimensione ancestrale e contadina, altamente territoriale, interpretata attraverso uno stile estroverso ed energico che riflette il carattere di Natalino.