Simbolo stesso dell’Abruzzo e dei suoi vini, quella di Masciarelli è realtà che nasce nel 1978 grazie alla passione per la vigna e per il vino, ereditata dal nonno paterno, di Gianni Masciarelli. Una sfida che con il passare degli anni è stata ampiamente vinta e che ha portato ad alcuni dei vini più significativi della storia della regione. Un momento chiave di questo percorso è poi da ricercarsi alla fine degli anni ’80, quando Gianni incontra Marina. Un legame privato e professionale che ha portato ad un’ulteriore crescita e alla nascita di una delle linee più rappresentative della Masciarelli, a lei dedicata: quella di Marina Cvetic, oggi annoverata tra le 4 linee aziendali, suddivise in 14 etichette per una produzione complessiva di oltre due milioni di bottiglie. Dai 2,5 ettari iniziali l’azienda ha infatti saputo crescere fino agli attuali 320, disseminati in 14 comuni nelle province di Chieti, Teramo, Pescara e L’Aquila. Vigneti molto diversi, con terreni dalle caratteristiche specifiche, ricchi di minerali, posti a varie altitudini dal mare alla montagna, coltivati sia seguendo il tradizionale allevamento a pergola che il filare a guyot. Terreni esposti a diverse condizioni climatiche che producono specifiche e differenti espressioni dei vitigni in essi coltivati, esaltandone le rispettive peculiarità. I numeri però non devono confondere, tutta la produzione spicca infatti per la qualità media che riesce ad esprimere. Nella filosofia produttiva di Masciarelli grande importanza è sempre stata riconosciuta al territorio e alla sua cultura e tradizione enologica, motivo per cui sin dai primi anni Gianni Masciarelli ha scommesso sulle potenzialità di quei vitigni che parlavano la lingua della sua gente: il montepulciano e il trebbiano. Ieri come oggi.