Jean Pierre Robinot Scopre il vino a 22 anni assaggiando uno Cheval Blanc del '64.

Fondatore della rivista Le Rouge et Le Blanc, un periodico senza pubblicità, in collaborazione con Michel Bettane.

Nel '89 apre un'enoteca a Parigi, “L'Ange Vin” per poi conoscere Jules Chauvet, Jaques Neauport e Marcel Lapierre che stravolgono tutta la sua conoscenza del vino. Dopo una dozzina d'anni consacrati a difendere i vini naturali, decide di produrli. Ritorna al villaggio natale di Chahaignes in Loira per produrre Jasnieres e Coteau du Loir Blanc.

La pratica in vigna prevede la lavorazione dei suoli, nessun utilizzo di diserbanti, rese basse; i trattamenti sono effettuati con infusi di piante (ortica, salice, felce ed altri) con una minima aggiunta di rame. Le vendemmie sono manuali per permettere la raccolta di grappoli sani e maturi. La vinificazione è totalmente naturale. I vini sono affinati sui lieviti fini da 18 mesi a 3, 4 o più anni al variare del loro potenziale, in botti di rovere vecchie da 220 litri. La fermentazione è lentissima, nelle cantine sotterranee scavate nel calcare esattamente sotto le vigne ad una temperatura costante di 10°-12°

Dal 2008 tutti i vini dell'azienda sono privi di solfiti aggiunti in alcuna fase. Ad ogni annata Jean Pierre crea una nuova etichetta per ciascun vino. Ormai sono oggetto di collezionismo tra gli appassionati.