Il Tortonese, situato nel Piemonte sud-orientale, in passato era ricordato soprattutto per i vini provenienti da vitigni a bacca rossa, ma grazie in particolare alla genialità visionaria di Walter Massa, questa zona si è riscoperta essere anche terra da bianchi. Il connubio tra questo produttore e il vitigno del timorasso, poi, da anni viene oramai immediato: a Walter Massa si deve infatti la rinascita di questa antica varietà autoctona, che è stata interpretata seguendo una nuova filosofia produttiva, al punto che allo stesso Walter Massa viene generalmente riconosciuto il nome di “Padre del Timorasso”. Grazie ai suoi insegnamenti, l’intera denominazione ne ha tratto beneficio, assistendo anche alla nascita di nuove realtà produttive, che sulla scia del maestro regalano oggi lustro e prestigio all’intera area dei Colli Tortonesi.
La storia di questo vignaiolo e della sua intuizione partono da lontano, e risalgono agli inizi degli anni '80. Nel 1987, ci fu la prima produzione, e a partire dal 2000 Walter Massa iniziò a imbottigliare separatamente i diversi cru. In realtà, la famiglia Massa vanta una tradizione vitivinicola che risale con esattezza al 1879, per cui la cantina “Vigneti Massa” si fonda su solide basi, le quali sono state costruite su saperi antichi e su profonde conoscenze pratiche.
Attualmente, gli ettari vitati su cui l’azienda vitivinicola può contare sono circa ventisette, e tra i filari oltre al timorasso sono allevate anche piante di barbera, freisa, croatina e moscato. Lo scenario è quello di Monleale, in provincia di Alessandria: è qui dove disposti come fossero un anfiteatro naturale a ridosso della piazza del paese, si trovano i vigneti di proprietà aziendale, da cui prendono vita tutte le etichette della cantina. Dal “Costa del Vento” al “Montecitorio”, dal “Derthona” al “Monleale”, passando per i vini rossi, sono tutte bottiglie, quelle frutto della mente geniale di Walter Massa, che nascono dalla più profonda valorizzazione di quella che è la natura di un territorio che, senza lo stesso Walter Massa, sarebbe stato altrimenti poco conosciuto e abbandonato alla sua sorte.