Una ricerca continua, per garantire la migliore qualità. Inerbimento, utilizzo dell’aratro, conservazione degli elementi naturali del suolo, basse rese, lotta all’erosione e ricerca della longevità della vigna: tutte pratiche che favoriscono una produzione sempre più naturale, nel totale rispetto dell’ambiente. E, in funzione dell’annata, viene deciso «quali mosti mettere a riposare nei tini di legno, alcuni molto vecchi, anche di generazioni». È questo che «permette un’ossidazione controllata», propria della filosofia dello Champagne Roger Coulon. A dirlo è Eric Coulon che ricorda il certosino lavoro che sta dietro ai prodotti dell’Azienda, utilizzando vitigni di pregio - Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay - per i quali solo un lungo periodo di affinamento «garantisce la qualità e l’ottimale maturità allo Champagne». Ecco perché a Vrigny, Comune francese situato nel Dipartimento della Marna nella Regione Champagne-Ardenne, nel Cantone di Fismes-Montegne de Reims, «il periodo di affinamento dello Champagne Roger Coulon è ben più lungo del minimo legale di 15 mesi», ci tiene a precisare Isabelle Coulon. I vigneti della famiglia si trovano in cinque “villages”, situati a mezza costa sulla Montagne de Reims, con esposizione sud-est su un suolo calcareo e argilloso. Poco meno di 100 differenti particelle, tutte Premier Cru, traggono vantaggio da suoli e microclimi diversi per una maggiore ricchezza aromatica. L’età media delle viti è di 38 anni. La particella più vecchia è stata piantata nel 1924 e una, la “Les Linguets”, è stata piantata a piede franco nel 1953 su un suolo sabbioso che impedisce lo sviluppo della fillossera. In primavera, i “vin clair” sono assaggiati tino per tino da Eric e Isabelle Coulon e successivamente assemblati. Ogni particella e ogni singola varietà sono vinificate separatamente e conservate in tini diversi, per una miglior lettura del Terroir. Solo la prima spremitura viene utilizzata per lo Champagne Roger Coulon e i vini vanno in acciaio o in legno, a seconda delle caratteristiche che hanno. Per la prima fermentazione alcolica in acciaio ci si avvale dei lieviti dell’uva: è una particolarità dello Campagne Roger Coulon, poiché i lieviti presenti sulla buccia delle uve consentono al Terroir di esprimersi al meglio. L’uso di solfiti è limitato il più possibile e la quantità utilizzata è sempre inferiore alla media della denominazione.