Nel 2011 Carlo Franchetti acquista dei terreni nel Comune di San Casciano dei Bagni, dove trova un vigneto di pinot nero piantato dal precedente proprietario. La prima vinificazione nel 2012, interamente casalinga, rivela subito un vino di grande carattere e potenzialità. Nel 2013 inizia l’avventura commerciale con la Vini Franchetti SRL e la vinificazione si sposta nella cantina di Tenuta di Trinoro sotto la supervisione di Andrea Franchetti.

Tra il 2014 e 2016 si sperimentano diversi approcci in vigna e in cantina e si decide di non commercializzare il vino. Nel 2017 entrano in produzione i nuovi vigneti ad alta densità, piantati nel 2013 e la produzione riprende con un graduale aumento del numero di bottiglie dalle iniziali 1200 a 3300, per poi assestarsi sulle attuali 6000. Nel 2021 con il restauro del casale e della cantina originale, la produzione ritorna in azienda a San Casciano sotto la direzione di Carlo Franchetti.

Il nome SANCABA è un acronimo di San Casciano dei Bagni, doveroso tributo al luogo di appartenenza.

Le alte cime del monte Cetona, del Rufeno e dell’Amiata che circondano il comprensorio di San Casciano dei Bagni, governano il clima e i venti della zona apportando un clima essenzialmente montano, con costante circolazione di venti freschi ed escursioni termiche notevoli tra il giorno e la notte. L’estate le giornate non sono mai troppo calde e le notti sono sempre fresche, il tutto favorito dalla buona elevazione dei vigneti che si trovano tra i 650m e 750m di altezza.

La terra varia da vigneto a vigneto con una prevalenza di suoli galestrosi (argille calcaree scistose) intervallati da banchi di pietra Alberese (roccia calcarea compatta), mentre vicino ai torrenti si trovano anche piccoli appezzamenti alluvionali composti da argilla, sabbia e roccia arenaria.

A parte il vigneto originale con impianto a sesto tradizionale, tutti i nuovi vigneti piantati a partire dal 2013 sono ad alta densità (circa 8000 piante/Ha) e tutti piantati con cloni francesi provenienti dalla Borgogna. L’allevamento è a Guyot con potatura metodo Poussard. La gestione agronomica è biologica certificata dal 2016 con concimazione vegetale mediante sovescio.

Nel 2020 sono iniziate le prime sperimentazioni con la pratica biodinamica.