Il Domaine Prieuré Roch è una delle realtà più affascinanti e controcorrente della Borgogna contemporanea. Fondato nel 1988 da Henry Frédéric Roch, figura leggendaria e co-gerente per decenni del Domaine de la Romanée-Conti, nasce come progetto personale con l’ambizione di restituire una voce autentica, libera e vibrante ai grandi terroir borgognoni. La filosofia del domaine, sin dall’inizio, si è fondata su un rispetto assoluto per la natura e sull’idea che il vino debba essere un’espressione viva, sensuale e integrale della vigna. Oggi l’azienda si estende su circa 20 ettari frammentati nei territori storici di Gevrey-Chambertin, Vosne-Romanée, Vougeot, Nuits-Saint-Georges, Ladoix e Savigny-lès-Beaune. Un tratto distintivo, e rarissimo in Borgogna, è la proprietà di ben tre Clos in regime di monopole: il Clos des Corvées, un 1er Cru di 5 ettari a Nuits-Saint-Georges, il Clos des Varoilles, 6 ettari su Gevrey-Chambertin, il minuscolo e prezioso Clos Goillotte, appena 0,55 ettari a Vosne-Romanée, un tempo vigna privata del Principe di Conti. Sotto la guida attenta di Yannick Champ e del suo team, l’eredità spirituale e produttiva di Roch viene portata avanti con coerenza e devozione. Le vigne sono coltivate in biodinamica rigorosa, senza uso di sostanze chimiche, in un lavoro meticoloso che privilegia l’energia e la vitalità del suolo. In cantina, le fermentazioni avvengono senza l’aggiunta di solfiti, con macerazioni in grappoli interi e un interventismo minimo, in una visione che esclude ogni standardizzazione. I vini del Domaine Prieuré Roch non sono mai banali: sono profondi, carnali, vibranti, capaci di raccontare il millenario dialogo tra uomo, vite e terroir con una voce unica e indomita. Ogni bottiglia è un evento, un’esperienza organolettica che va oltre la degustazione per toccare corde emozionali. In breve: non semplici vini, ma vini d’autore, tra i più ricercati e rispettati nel panorama mondo vitivinicolo.
DOMAINE PRIEURÉ ROCH
SAVIGNY-LÈS-BEAUNE "DESSUS LES GOLLARDES" 2022 - DOMAINE PRIEURÉ ROCH
- abbinamenti Perfetto in abbinamento a piatti di selvaggina, carni bianche saporite o formaggi semi-stagionati, è un vino che racconta con grande sincerità l’unicità del suo territorio e che si presta a un invecchiamento armonioso in bottiglia.
- alcol 13,5%
- annata 2022
- denominazione Appellation Savigny-lès-Beaune Contrôlée
- filosofia Biodinamica
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 10/10
- regione Borgogna (Francia)
- temperatura di servizio 10-12°
- vitigni Chardonnay 100%
NOTE SENSORIALI:
Al calice si presenta con un colore rubino brillante, che anticipa un bouquet complesso e raffinato. Al naso emergono intensi aromi di piccoli frutti rossi, come ciliegie e lamponi, accompagnati da delicate note floreali di violetta e rosa, e da sottili sfumature terrose e speziate che ricordano il sottobosco e il pepe nero. Il sorso è elegante e bilanciato, con tannini morbidi ma ben definiti, un’acidità fresca e una piacevole mineralità che dona una sensazione di pulizia e tensione. Il finale è lungo e persistente, rivelando una raffinata combinazione di frutta, spezie e una lieve sapidità.
CURIOSITÁ:
Questo vino nasce da una piccola parcella situata sulle colline che sovrastano Savigny‑lès‑Beaune, in un terreno calcareo e poco profondo che conferisce carattere e struttura alle uve Pinot Noir. La gestione biodinamica della vigna e la vinificazione naturale, con fermentazione in grappolo intero e senza aggiunta di solfiti, permettono di esprimere al massimo la personalità del terroir.
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