Montevertine è una località abitata fin dall’XI° secolo. Sono ancora visibili le tracce della costruzione originale, indubbiamente a carattere difensivo, trasformata successivamente in abitazione rurale. Montevertine è stata acquistata nel 1967 da Sergio Manetti, allora industriale siderurgico, come casa di vacanza. Egli restaurò la casa rendendola abitabile e subito impiantò due ettari di vigna ed allestì una piccola cantina con l’idea di produrre un po’ di vino per i suoi amici e clienti. La prima annata prodotta, il 1971, era discreta e Sergio Manetti pensò di mandarne alcune bottiglie al Vinitaly di Verona tramite la Camera di Commercio di Siena.
MONTEVERTINE
TOSCANA ROSSO IGT "PIAN DEL CIAMPOLO" 2023 - MONTEVERTINE
- abbinamenti Si abbina magnificamente a primi e secondi piatti di terra o a base di carni rosse.
- alcol 13,5%
- annata 2023
- denominazione Toscana IGT
- filosofia Tradizionale
- formato 0,75 L
- giudizio 3k 10/10
- regione Toscana (Italia)
- temperatura di servizio 16-18°
- vitigni Sangioveto 90%, Canaiolo 5%, Colorino 5%
NOTE SENSORIALI:
Il calice si veste di rosso rubino brillante. Al naso emergono netti profumi di piccoli frutti rossi, accompagnati da un delicato tocco vegetale e da accenni di liquirizia. Il sorso è verticale ed energico, intenso, sostenuto da tannini vibranti e da una solida trama acida. Già ora si mostra equilibrato, con una verve impeccabile.
CURIOSITÁ:
Terza etichetta firmata da Montevertine, Pian del Ciampolo nasce da un’accurata selezione di uve Sangioveto, con una piccola aggiunta di Canaiolo e Colorino. I grappoli provengono da una vigna di un ettaro e mezzo, piantata nel 2003 nel cuore del Chianti Classico, nel comune di Radda in Chianti, con esposizione a ovest e nord-ovest. La vinificazione avviene in vasche di cemento, seguita da un affinamento di circa 12 mesi in botti di rovere di Slavonia. Un vino che, pur nella sua essenzialità, incarna la finezza e il carattere di un piccolo grande toscano.
Fu un grande successo e la cosa entusiasmò Sergio al punto che dopo pochi anni abbandonò definitivamente l’attività industriale per dedicarsi unicamente al vino, supportato dalla consulenza di Giulio Gambelli e con il supporto di Bruno Bini, il fidato cantiniere. Furono messe a dimora nuove vigne, realizzate nuove cantine, con una crescita aziendale che non si è mai fermata. Sergio Manetti è scomparso nel novembre del 2000, da quel giorno la fattoria è diretta dal figlio Martino Manetti che mantiene intatti i valori della tradizione che da sempre sono la bandiera di Montevertine.
Il Sangiovese costituisce circa il 90% del totale delle viti piantate. Il restante 10% è costituito da Colorino e Canaiolo. La densità di impianto è di 5000 viti per ettaro nei vigneti piantati a partire dal 1997 e di 3200 viti per ettaro in quelli precedenti.
Le viti sono allevate col sistema Guyot nelle vigne più vecchie e a Cordone speronato nei nuovi impianti. Dall’annata 2009 hanno intrapreso una conduzione totalmente biologica dei vigneti. I filari vengono mantenuti inerbiti e viene usato compost prodotto in azienda per la concimazione.
La difesa della vite è affidata all’ uso di rame e zolfo in polvere. Nella storia dell'azienda non sono mai state piantate varietà di uva alternative alle tradizionali Sangiovese, Canaiolo e Colorino. La concezione è produrre un vino che rispecchi in pieno l’identità della loro terra.
I costi di spedizione sono di 9.50€ e GRATIS per ordini sopra i 99€.